rotate-mobile
Cronaca

In carcere accusato di aver accoltellato il fratello: la difesa chiede i domiciliari. Pm si oppone

Nei prossimi giorni sarà il giudice dell'udienza preliminare ad esprimersi sulla richiesta di una misura cautelare meno afflittiva. Le indagini della Polizia e quel movente che è ancora un mistero

Resta in carcere, per il momento, il 47enne aretino accusato di tentato omicidio per aver accoltellato il fratello. L'uomo nella giornata di ieri è stato arrestato dalla Polizia di Stato e portato nel carcere di Arezzo. Nella giornata di oggi si è svolto l'interrogatorio di garanzia. L'avvocato difensore, Francesca Arcangioli, ha chiesto una misura cautelare meno afflittiva: ovvero gli arresti domiciliari. Il pubblico ministero Chiara Pistolesi si però opposta a tale istanza. Adesso il giudice per le udienze preliminari avrà cinque giorni per prendere una decisione. 

La violenta aggressione risale allo scorso 23 novembre, mentre l'arresto è stato eseguito dagli agenti della Squadra Mobile - coordinati dal dirigente Sergio Leo - nella giornata di ieri, 27 dicembre. Secondo le accuse il 47enne avrebbe tentato di uccidere il fratello 43enne con una serie di fendenti. Un'aggressione violenta, dopo la quale la vittima - stando alla ricostruzione degli inquirenti - sarebbe stata abbandonata in una pozza di sangue, lungo la strada.

L'aggressione

Ma cosa accadde quel drammatico 23 novembre? I due fratelli erano in auto insieme e percorrevano la E78 in direzione Arezzo. Giunti nei pressi dell'uscita della quattro corsie, a San Zeno, si sarebbe scatenata una lite al culmine della quale il fratello maggiore - che era al volante - avrebbe accostato e fatto scendere dall'auto il minore per poi colpirlo con alcuni fendenti che gli avrebbero procurato ferite alla mano (una delle zone più colpite probabilmente nel tentativo di difendersi) al fianco, vicino ad un rene, e ad un gluteo.

Il 47enne poi se ne andò, mentre il ferito fu notato poco dopo da due donne che stavano viaggiando su quel tratto di strada e gli prestarono soccorso. Sul posto arrivarono sanitari dell'emergenza urgenza e una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della questura. Il 43enne fu portato prima all'ospedale di Arezzo poi a Le Scotte di Siena, dove nei giorni successivi fu sottoposto ad alcuni interventi. 

Le indagini

Nel frattempo la Squadra Mobile aveva subito avviato le indagini per ricostruire la vicenda i cui contorni non sono ancora del tutto chiariti. Dopo le dichiarazioni del ferito, gli agenti hanno eseguito specifici accertamenti: avrebbero ascoltato conoscenti e persone intervenute sul posto, analizzato la vettura e posto l'attenzione su una serie di messaggi scambiati sulle chat nei giorni successivi all'aggressione. Avrebbero trovato così elementi per dare  conferma alle parole del fratello minore e quindi sarebbe scattata la richiesta della misura cautelare. 

Non è stato invece ancora chiarito il mistero del movente di questa aggressione. 

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In carcere accusato di aver accoltellato il fratello: la difesa chiede i domiciliari. Pm si oppone

ArezzoNotizie è in caricamento