
Era il terrore degli studenti: tendeva agguati e li rapinava. Condannato a 5 anni e 4 mesi
Era quasi coetaneo delle sue vittime: lì aggrediva e si faceva consegnare soldi e telefonini
Cinque anni e 4 mesi di reclusione. Questa la condanna per il 20enne kossovaro che ha terrorizzato per mesi gli studenti aretini, aggredendoli e rapinandoli. L'udienza si è svolta questa mattina e nell'aula del tribunale di Arezzo erano presenti genitori delle giovani vittime.
Rapinava i ragazzini per comprarsi la droga
"Lo guarderemo in faccia" avevano annunciato nelle udienze precedenti.
Diciannove i capi di imputazione e 18 i ragazzini aggrediti. Di loro, tre soli erano maggiorenni, gli altri erano tutti minori. Una vittima aveva addirittura 13 anni. L'aggressore li fermava nelle strade del centro, all'uscita della scuola. Alcuni erano stati solo minacciati e rapinati, altri invece anche malmenati: un ragazzo riportò una frattura al naso, un altro una lesione a un braccio. Tutti rimasero traumatizzati dalla brutta esperienza. Durante l'udienza preliminare è anche emerso che il 20enne, in alcuni casi, aveva minacciato le giovani vittime con un coltello.
La mappa delle aggressioni
Le sue scorribande iniziavano prima della scuola, già nel treno a bordo del quale saliva per spostarsi dal Casentino, dove viveva, ad Arezzo.
Assistito dal legale Andrea Palazzeschi, il giovane ha scelto il rito abbreviato. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 5 anni e 6 mesi. Il giudice ha lievemente ridotto la pena, per la lieve entità dei beni rapinati. E ha permesso alle famiglie di tirare un sospiro di sollievo.