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Caso Coingas, oggi la parola gli agenti della Digos. In aula Ghinelli, Merelli e Bardelli

Questa mattina, di fronte al collegio presieduto dalla giudice Ada Grignani, inizieranno a sfilare i testi della procura

Cosa accade durante le prime perquisizioni nei locali di Coingas? E cosa avvenne quando furono trovati i file compromettenti nei dispositivi di Staderini? Le risposte a queste domande potrebbero arrivare già oggi durante una nuova udienza del processo per l'affaire che ha fatto tremare Arezzo, coinvolgendo oltre alla partecipata, anche Estra e Multiservizi. Questa mattina, di fronte al collegio presieduto dalla giudice Ada Grignani, inizieranno a sfilare i testi della procura. I primi nella lista stilata dal procuratore Roberto Rossi e dalla pm Chiara Pistolesi sono gli agenti della Digos che nel 2019 diedero avvio alle perquisizioni. In particolare saranno chiamati a deporre Claudia Famà, l'allora dirigente della Digos e oggi a capo dell'Anticrimine, e l'agente Luca Banchetti. 

Ore 10,20

Il clima è quello dell'attesa. In aula mancano solo i giudici e i pm. Mentre sul banco degli imputati questa mattina, è presente anche il sindaco Alessandro Ghinelli. Il primo cittadino fino ad oggi non aveva mai partecipato alle udienze: un cambio di registro probabilmente della strategia difensiva. Presente, pronto ad ascoltare e a giocare d'attacco. 

In aula per la prima volta presenti anche l'assessore Alberto Merelli, il consigliere comunale Roberto Breda, il legale Stefano Pasquini. Franco Scortecci e Mara Cacioli, come ad ogni udienza, sono seduti accanto ai loro avvocati. 

Caso Coingas, gli imputati in aula

Nell'ultima udienza era stato ascoltato il consulente tecnico della Procura che fu incaricato di estrapolare i file dai dispositivi elettronici sequestrati da Digos e Polizia giudiziaria. Da quei file prese le mosse l'intera inchiesta. Durante la sua deposizione è emerso da un lato che Staderini aveva una app nel cellulare con la quale aveva registrato e archiviato circa 300 conversazioni, dall'altro che in una chiavetta era stati salvati dei documenti di testo che riportavano dettagli sulle consulenze  di Cocci e su quelle affidate a Olivetti Rason. Una dozzina di file in tutto, il cui ultimo salvataggio - e forse la stessa data di creazione - risale al 29 maggio del 2019 (l'inchiesta prese il via il mese successivo). Dettagli questi che potrebbero far intravedere la volontà di creare documenti che potessero giustificare i passaggi di denaro.  

La maxi inchiesta 

Per il caso Coingas sono stati rinviati a giudizio in 11 (per altri due, ovvero Sergio Staderini e Jacopo Bigiarini, le sentenze sono già arrivate con rito abbreviato). Si tratta di Alessandro Ghinelli, l'avvocato Pier Ettore Olivetti Rason, il commercialista Marco Cocci, Mara Cacioli (ex dipendente in pensione di Coingas), l'assessore Alberto Merelli, il presidente di Estra Francesco Macrì, l'avvocato Stefano Pasquini, l'amministratore di Coingas Franco Scortecci, il consigliere comunale Roberto Bardelli, il presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi e l'ex presidente Multiservizi Luca Amendola.

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