"Atti sessuali con una minore", trentenne di fronte al giudice
La ragazzina è già stata sentita in incidente probatorio
L'accusa è pesante: atti sessuali su una minore. A finire di fronte al giudice è stato un 30enne di origini straniere. Assistito dai legali Osvaldo Fratini e Michela Sbragi, l'uomo dovrà difendersi dall'accusa mossa da una ragazza che all'epoca dei fatti aveva 16 anni. La vicenda risale all'ottobre del 2021: il 30enne e la ragazzina avevano partecipato a una cena con alcuni amici comuni in un locale del Valdarno aretino. Poi i due avrebbero deciso di allontanarsi per una passeggiata e lui avrebbe ceduto all'adolescente della cannabis. Secondo la Procura, rappresentata in aula dalla pm Chiara Pistolesi, sarebbe stato a questo punto che, l'uomo avrebbe tentato un approccio non gradito con baci e tentativi di palpare le parti intime della ragazzina.
A quel punto la giovanissima si è divincolata e opposta alle avances indesiderate, e si è allontanata. In seguito ha sporto denuncia.
Negli scorsi mesi si è svolto l'incidente probatorio nel quale l'adolescente ha raccontato quanto avvenuto: le sue parole sono adesso agli atti nel procedimento ed hanno un valore di prova.
Nei giorni scorsi si è svolta la prima udienza preliminare di fronte al gup Giulia Soldini. Il procedimento è stato rinviato al mese di aprile. La difesa contesterà il capo di imputazione, secondo i legali la ragazza aveva già compiuto i 16 anni e potrebbe essere considerata capace di intendere e di volere, quindi il reato individuato non sarebbe corretto.