Ipotesi di istigazione alla truffa, udienza a dicembre per 5 dirigenti della vecchia Etruria
E' stato fissata il 7 dicembre prossimo l'udienza per i cinque dirigenti della vecchia Banca Etruria che lo scorso gennaio furono i primi destinatari di un avviso di chiusura indagine emesso dalla procura di Arezzo in merito al filone di truffa...
E' stato fissata il 7 dicembre prossimo l'udienza per i cinque dirigenti della vecchia Banca Etruria che lo scorso gennaio furono i primi destinatari di un avviso di chiusura indagine emesso dalla procura di Arezzo in merito al filone di truffa, ma la platea degli indagati è ben più ampia.
Per le cinque persone interessate, tutte facenti parte della sede centrale dell’istituto di credito, l'accusa è di istigazione alla truffa: l’ipotesi dei pm coordinati dal procuratore generale Roberto Rossi è che abbiano spinto le filiali a piazzare quante più obbligazioni subordinate possibili. Incentivando i direttori che seguivano le direttive e penalizzando gli altri.
Addebiti che i diretti interessati hanno sempre respinto, sostenendo di aver svolto soltanto il proprio lavoro e che i titoli erano assolutamente sicuri nel momento in cui venivano venduti, senza immaginare l’azzeramento del 22 novembre 2015.