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Cronaca Olmo-San Zeno

16enne in arresto cardiaco prima della gara ippica: migliorano le sue condizioni. Mandò: "Defibrillatori indispensabili"

Dopo l'episodio accaduto all'interno dell'Equestrian Center di San Zeno, il direttore Emergenza Urgenza della Asl Toscana sud est ribadisce l'importanza dei defibrillatori nei luoghi dove viene praticato sport

Lo scorso venerdì era stato trasferito d'urgenza al nosocomio delle Scotte di Siena. Qui era arrivato dopo essere stato rianimato dagli operatori sanitari dell'emergenza urgenza aretina. Migliorano le condizioni di salute del 16enne colpito da arresto cardiaco improvviso durante una competezione ippica all'interno dell'Equestrian Center di San Zeno. Il giovane, a quanto pare, si sarebbe improvvisamente accasciato a terra privo di sensi. Sul posto era presente il personale addetto alla sicurezza medica e, in pochi istanti, la macchina dei soccorsi è entrata in funzione. "Questo - spiegano dalla Asl a distanza di tre gioni dall'accaduto - grazie ad una catena di soccorso dove in prima linea si trovano gli astanti che, attraverso la guida telefonica dell'infermiere di centrale, sono riusciti ad applicare le prime manovre sul giovane prima dell'arrivo dell'automedica".

“Questi eventi - dichiara Massimo Mandò, direttore Emergenza Urgenza della Asl Toscana sud est - possono accadere a tutti, ad ogni età ed in ogni luogo. E vale la pena ricordare che solo una forte preparazione può scongiurare il peggo. Come ho ribadito più volte è fondamentale che in ogni luogo dove si svolgono attività agonistiche o dove comunque si ritrovano un gran numero di persone, siano presenti i defibrillatori, e soprattutto che vi siano persone formate al loro utilizzo. Quello che è accaduto all'Equestrian Center ad un giovane di sedici anni, e che fortunatamente si è risolto per il meglio, è emblematico e ci spinge a rilanciare con forza la campagna di sensibilizzazione “Arezzo Cuore” che in dieci anni ha dotato il nostro territorio di oltre 1.000 strumenti di defibrillazione. Evidentemente però, visto che in un centro importante e professionale come l'Equestrian Center ancora non sono dotati di defibrillatore, c'è bisogno di ribadire il concetto. La legge prevede, infatti, il Dae (Defibrillatore Semiautomatico Esterno) nei luoghi dove si fa sport ma anche allenamento e gare agonistiche e non. Prima di ogni cosa, quindi, deve essere presente in loco questo strumento, poi, ci vuole personale formato e affinché tutto funzioni i soccorsi devono essere tempestivi. I nostri operatori sono in grado di guidare telefonicamente le persone sul posto in attesa dell'arivvo dei sanitari. Questo è un ulteriore elemento di forza della rete. Quello che vorrei ribadire è che è necessario un vero cambio culturale da parte di tutti: dei gestori di impianti, di chi organizza manifestazioni e degli stessi cittadini che possono veramente fare la differenza tra la vita e la morte. Per la vittima di arresto cardiaco, ogni minuto che passa è importante: l’80% dei decessi avviene lontano da ospedali e strutture sanitarie e, nel 65% dei casi, l’arresto cardiaco avviene in presenza di testimoni. Per questo è ancora più importante avere persone preparate, non solo in ambulanza o in ospedale, ma anche nelle case e nei luoghi di vita sociale, la loro formazione e la capacità di saper utilizzare al meglio i defibrillatori fa la  differenza. È un traguardo importante che va mantenuto e superato aumentando sia il numero dei defibrillatori che del personale formato all'utilizzo del defibrillatore".

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