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Castiglion Fiorentino interroga il futuro con gli Stati Generali della Cultura

Presentata a Castiglion Fiorentino la IV edizione degli Stati Generali della Cultura dal titolo "#4 Definire Cultura - Sfide e risorse di un sostantivo femminile precario

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ArezzoNotizie

Al via a Castiglion Fiorentino la progettazione della quarta edizione degli Stati Generali della Cultura dal titolo “#4 Definire Cultura – Sfide e risorse di un sostantivo femminile precario”, promossa dall’amministrazione comunale e in particolare dall’assessorato alla cultura e coordinato da Massimiliano Lachi con l’ideazione e l’organizzazione affidata a Officine della Cultura.

Punto di partenza i risultati conseguiti nel corso delle precedenti edizioni per chiudere idealmente il cerchio su una definizione diffusa e condivisa del sostantivo “cultura” delineando le sfide che proprio la cultura è chiamata ad affrontare nel prossimo decennio, nel territorio della Val di Chiana aretina e nello stesso tempo, per la loro portata, ben oltre il territorio nazionale. «Il titolo, provocatorio, rimanda alla provvisorietà e, se vogliamo, alla mancanza di garanzie di stabilità che riguarda non solo la definizione di “cultura” ma il lavoro stesso in ambito culturale.

Espressioni correnti come “con la cultura non si mangia”, “la cultura non serve”, “la cultura non rende”, “prima riempiamo le buche sulle strade poi la cultura”, sono l’immagine reale di un’erronea presa di coscienza di quanto la cultura sia parte della vita personale e sociale di ciascuno di noi, nonché un potente strumento economico e di crescita, per tutta la comunità» ha dichiarato l’Assessore Lachi. Ancora da svelare i relatori che animeranno le tre giornate di studi degli Stati Generali della Cultura, in programma per i prossimi 20, 21 e 22 marzo 2020. Di certo si sa che la traccia che farà da filo conduttore alle giornate di “definire cultura”, a livello globale e nazionale, prenderà spunto incontrando da un lato esperienze che hanno già avuto modo di compiere un analogo processo di analisi e dall’altro dai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile firmata nel 2015 dai 193 paesi membri dell’ONU, tra cui l’Italia.

A livello locale, invece, sarà sviluppata la collaborazione con l’associazione culturale L’Ulcera del Signor Wilson e incrementata la partecipazione degli studenti del Liceo “G. da Castiglione” invitati ad elaborare una propria ed originale definizione di cultura per le sfide attese per il prossimo decennio. Inalterata resterà la condivisione del progetto degli Stati Generali della Cultura con i cittadini e le varie e vitali associazioni castiglionesi e non solo. A questo proposito, in un percorso di apertura all’intera Val di Chiana aretina del “definire cultura”, gli Stati Generali della Cultura invitano i lettori fin da oggi a porre le proprie domande ai rispettivi amministratori attraverso l’uso dell’hashtag #domandacultura che sarà promosso attraverso i social da qui ai prossimi giorni di marzo. Un modo autentico per delineare come alla “cultura”, e alle sue tante espressioni, facciano riferimento molti degli obiettivi di crescita personale e collettivi della collettività. E come ancor più dovranno farvi riferimento con le sfide che ci attendono da qui al 2030.

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