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'Quando posso accendere i termosifoni?'. Il vademecum con le nuove regole

l MiTe ha varato il piano: 15 giorni e un grado in meno di accensione. Le date per l’accensione dei caloriferi nelle zone d’Italia. Cosa succede alla salute

Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato il decreto relativo al riscaldamento, vale a dire il documento con il quale viene stabilito quando e come potranno essere accesi i riscaldamenti da Milano a Roma fino a Palermo. Una decisione presa anche in virtù del conflitto tra Ucraina e Russia che ha fatto innalzare il prezzo del metano, prima fonte per le centrali che producono energia in Italia.

Il decreto prevede 15 giorni in meno di accensione e la riduzione di un grado della temperatura e di un’ora al giorno per il riscaldamento quest’inverno. In termini pratici la temperatura nelle nostre abitazioni, dovrà scendere a 19. Attenzione però. I Comuni hanno facoltà di accendere gli impianti termici alimenti a gas per un periodo diverso se sussistono situazioni climatiche particolarmente severe. Da queste regole vengono esclusi i luoghi di cura (ospedali e Rsa), scuole e asili, piscine e saune. Ma anche gli impianti alimentari a energia rinnovabili e le strutture usate per attività industriali e artigiane.

Il calendario delle accensioni

L'Italia è stata suddivisa in zone, in base al clima medio del comune. Arezzo per convenzione è nella zona D

  • la Zona A (Lampedusa, Porto Empedocle) avrà i termosifoni accesi dall’8 dicembre al 7 marzo per 5 ore al giorno; 
  • la Zona B (Agrigento, Reggio Calabria, Messina e Trapani) dall’8 dicembre al 23 marzo per 7 ore; 
  • la Zona C (Napoli, Imperia, Cagliari, gran parte della Puglia) dal 22 novembre al 23 marzo per 9 ore; 
  • la Zona D (Firenze, Foggia, Roma, Ancona, Oristano e gran parte di Toscana, Umbria, Lazio, Campania) dall'8 novembre al 7 aprile per 11 ore; 
  • la Zona E (Aosta, Torino, Milano, Bologna, la pianura padana, il nord, la dorsale appenninica, l’Aquila e la Basilicata) dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno; 
  • la Zona F (Belluno, Cuneo e i comuni dell’arco alpino) è senza limitazioni.

Come spiegato in precedenza le date differiscono da quelle tradizionali. A Milano per esempio si accendono i termosifoni il 22 ottobre invece che il 15. A Roma l’8 novembre invece del primo. Ma cosa può comportare il passaggio da 20 a 19 gradi? In realtà, tenere un grado in meno in casa non solo fa risparmiare, ma è la temperatura perfetta spiegano gli esperti.

Il vademecum

Per mettersi al riparo dal freddo è necessario seguire alcune linee guida dettate dal momento, legato appunto al costo del gas e quindi della materia prima il riscaldamento. Sarà necessario vestirsi con indumenti un po’ più pesanti, utilizzando magari una felpa oppure unabella coperta pesante se ci stiamo rilassando sul divano. Attenzione anche all’alimentazione. I consigli sono sempre gli stessi: bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, consumare cinque porzioni di frutta e verdura e prediligere alimenti stagionali.

Un altro consiglio, non così scontato, è quello di sottoporsi al vaccino antinfluenzale per prevenire malanni di stagione che le temperature più basse potrebbero favorire.

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