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Giovedì, 18 Aprile 2024
Ristrutturare

Superbonus ristrutturazione 110%: cessione del credito alle banche, l'opportunità che fa gola

Ecco come funziona l'agevolazione fiscale per la sostituzione degli impianti, l'isolamento termico e l'adeguamento antisismico. Lo spiega l'ingegner Cristian Angeli

Il Superbonus 110% è uno dei principali filoni su cui si fondano le speranze di rilancio economico dell’Italia per i prossimi anni. Tant’è vero che il Governo sta valutando di trasformarlo addirittura in una misura strutturale o, quantomeno, di prorogarlo al 2023 grazie al recovery found. Ne parlano in molti e ci si sta chiedendo se poterlo applicare alla propria casa o al proprio condominio. Del resto l’opportunità di poter ristrutturare a costo zero, o quasi zero, è davvero ghiotta. E pare proprio che stavolta sia reale, grazie ai meccanismi fiscali introdotti e potenziati dal decreto rilancio dello “sconto in fattura” o della “cessione del credito” alle banche. E’ proprio quest’ultima, forse, l’opportunità più allettante, in quanto le imprese disposte “a fare lo sconto” non sono semplici da trovare. Per capire un po' più nei dettagli questi aspetti abbiamo interpellato l'ingegner Cristian Angeli.

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Cristian Angeli

Il Superbonus è partito davvero o ci sono ancora incertezze?

"Siamo in Italia e le incertezze non mancano mai, soprattutto quando si tratta di provvedimenti normativi nuovi e rivoluzionari come questo. Ogni santo giorno noi tecnici studiamo le faq dell’Agenzia delle Entrate, gli interpelli, i chiarimenti, ma nonostante questo ritengo che il grosso sia stato ormai definito e quindi penso di poter rispondere che l’era del Superbonus sia partita davvero".

Quali sono i casi più ricorrenti che capitano nella pratica professionale?

"Prevalgono senza dubbio i casi di abitazioni singole, nelle quali i proprietari chiedono di poter fare lavori di efficientamento energetico, ovvero solitamente il cappotto e gli impianti. Del resto nei condomini è più difficile partire, poiché occorre mettere d’accordo molte persone, mentre nel caso delle unifamiliari, ovvero degli edifici più semplici, le decisioni sono più facili da prendere e, anche dal punto di vista tecnico, il Superbonus risulta più facile da applicare".

In quest’ultimo caso quali sono i massimali disponibili?

"Per le unità singole i principali massimali di spesa (iva e spese tecniche comprese) sono i seguenti:

  • Per la sostituzione degli impianti 30.000 euro
  • Per l’isolamento termico 50.000 euro
  • Per i lavori antisismici 96.000 euro".

Dei lavori antisismici si parla un po' meno, può spiegarci meglio in cosa consistono e come possono essere applicati?

"Effettivamente il concetto di Superbonus, non si sa perché, nella mentalità comune è più associato ai lavori di efficientamento energetico. Invece può riguardare anche gli aspetti strutturali, ovvero si può intervenire sugli edifici con opere volte ad aumentarne la sicurezza. E come ho detto il massimale disponibile è molto più alto degli altri, quasi il doppio, quindi è un peccato non approfittarne.

Fare lavori strutturali non significa per forza sventrare l’edificio. Il decreto rilancio ha infatti ammesso alle detrazioni anche i lavori minori (in gergo tecnico si chiamano 'interventi locali'), che possono essere, come dice il nome stesso, anche molto circoscritti. Ad esempio il rifacimento della copertura in legno di un edificio in muratura, con introduzione di un cordolo in cemento armato, è sufficiente per fruire del Superbonus e quindi per cedere il relativo credito fiscale al 110%.

Facciamo appunto l’esempio del rifacimento della copertura in un edificio in muratura. I costi per il proprietario sono davvero nulli?

"Ovviamente ogni caso deve esser visto in dettaglio e non è possibile generalizzare, però si tratta della tipica situazione in cui effettivamente il proprietario potrebbe cavarsela con pochi spiccioli. Spiego meglio. Le opere strutturali rientrano nel Sismabonus (massimale 96.000) e l’eventuale isolamento termico (se determina un effettivo miglioramento energetico) rientra totalmente nell’Ecobonus (massimale 50.000). Entrambi sono cedibili al 110%. Le uniche spese che il proprietario deve sostenere sono di natura tecnica, ovvero sono quelle relative ai professionisti e all’impresa, che chiederanno un acconto per istruire la pratica e presentarla ai competenti uffici. Ma si tratta veramente di poca roba se confrontata con le cifre in gioco e, in ogni caso, anche se anticipate, sono somme che il contribuente potrà detrarre, sempre al 110%, dalla propria dichiarazione dei redditi. In alternativa, qualora non si voglia cedere il credito all’impresa, ci si potrà rivolgere a un istituto bancario.

Come funziona in pratica la cessione del credito?

"Sostanzialmente con la cessione del credito il proprietario dell’immobile si impegna a cedere il proprio credito fiscale derivante dai lavori a una banca, che a sua volta si impegna ad acquistarlo. Ogni banca ha messo a punto dei prodotti finanziari specifici, con regole personalizzate. Nei casi più frequenti viene proposto l’acquisto del credito a un “prezzo” pari a 102 su 110. Significa che per ogni 100 euro di lavori, che diventano 110 per effetto appunto del superbonus, la banca ne trattiene 8 (è il suo guadagno) e ne “restituisce” 102. Ci sono però anche istituti che offrono percentuali maggiori. La procedura non è semplicissima e ci vuole un po' di pazienza, ma a conti fatti è un sistema vantaggioso".

Che scenario immagina per il 2021?

"È facile immaginare che l’edilizia dell’anno che sta per entrare sarà segnata proprio dal Superbonus, che andrà ad incentivare un certo segmento delle costruzioni e, forse, ne penalizzerà qualche altro. Sarà probabilmente l’anno delle ristrutturazioni e non quello delle nuove costruzioni e sarà probabilmente anche l’anno della 'qualità'. Intendo dire che questo Superbonus obbliga tutti noi a fare veramente le cose per bene, più di quanto non abbiamo già fatto finora. Prevede infatti sanzioni salate in caso di errori e richiede 'qualità costruttiva' per poter concludere correttamente l’iter connesso alla maxi detrazione. Quindi immagino che tutti i progetti verranno seguiti con la massima attenzione e, anche le realizzazioni, verranno fatte con materiali certificati e con processi ancor più controllati di quelli ordinari. Importante avvalersi di imprese qualificate e di professionisti esperti".


 

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