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Acqua piovana: come raccoglierla, stoccarla e cosa farne. I consigli

Alcuni piccoli trucchi e accorgimenti per conservare la preziosa risorsa e utilizzarla in maniera efficiente

L'acqua piovana è una risorsa particolarmente utile per chi possiede un giardino, orto o balcone fiorito che può essere sfruttata anche dopo l'evento meteorico. Come? Basta raccoglierla e stoccarla. Un'attività per nulla inusuale che, soprattutto in campagna, viene praticata da sempre. Per tenerla di scorta ci sono diversi modi, da quelli più casalinghi ai più professionali.

Come raccogliere l'acqua piovana

Il metodo più classico è quello di posizionare dei secchi in giardino, sui balconi o in prossimità dell'orto. Insomma, ovunque abbiate uno spazio esterno dove poter collocare dei recipienti. Se si ha poco spazio, si possono collocare delle bottiglie a cui avrete tagliato la parte superiore. Ne raccoglierete poca, ma meglio di niente.

Attraverso canaline e grondaie è possibile raccogliere l’acqua piovana che scorre sul tetto. Si possono sistemare vaschette o taniche nella parte terminale dei condotti, così da raccogliere l’acqua in eccesso. Tuttavia è sempre importante tenere ben pulite le grondaie in modo da non provocare danni.

Ci sono poi ditte specializzate nella raccolta dell’acqua piovana, in grado di fornire dei sistemi professionali, da installare a seconda della necessità. Si possono installare pozzi a terra oppure sistemi e serbatoi di recupero, alcuni dei quali sono anche in grado di filtrare, purificare e distribuire l’acqua piovana.

Come usare l’acqua piovana?

L’acqua piovana si usa innanzitutto per innaffiare fiori e piante. Si può sfruttare nello scarico del wc o per lavare la propria autovettura. In questo modo sarà facile risparmiare in bolletta e fare del bene all’ambiente.

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