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Affitto, i tipi di contratto per fuorisede

Le informazioni sui più comuni contratti di affitto per studenti fuorisede

Come destreggiarsi nella giungla dei contratti d’affitto quando si è uno studente fuorisede? Esistono infatti diverse tipologie fra le quali è possibile scegliere il contratto più adatto alle proprie esigenze. 

Esiste comunque un tipo di contratto pensato proprio i fuoriesce: il contratto di locazione per esigenze abitative di studenti universitari.

Ha una durata che va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 36. Nel contratto, oltre alle generiche informazioni (generalità, descrizione e ubicazione dell’immobile, canone, modalità del versamento etc etc) deve esserci un espresso riferimento al fatto che il conduttore (ossia lo studente universitario fuori sede, cioè l’inquilino affittuario) è iscritto a un corso universitario presso la locale università. L’immobile deve trovarsi nel Comune sede dell’ateneo o uno limitrofo. 

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Qualora il conduttore non comunichi al locatore la disdetta almeno tre mesi prima della data di scadenza, il contratto si rinnova automaticamente per un uguale periodo. Se ci sono più conduttori (ossia più inquilini per lo stesso appartamento) e solo uno di loro decide di recedere dal contratto (previa comunicazione da inviarsi almeno 3 mesi prima) gli altri devono comunque continuare a pagare l’intero canone al locatore: ovviamente in questo caso la cifra per ogni inquilino sarà superiore a quella stipulata in precedenza. Il canone è vincolato agli accordi locali. 

Il “normale” contratto transitorio, non espressamente pensato per studenti fuoriesce ma comunque utilizzabile, ha invece una durata che può variare da un minimo di un mese a un massimo di 18. Nel contratto deve essere indicata espressamente l’esigenza transitoria, comprovata da idonea documentazione (ad esempio la dichiarazione del datore di lavoro relativa al trasferimento del dipendente in un altra città). Per questo tipo di contratti non è prevista la disdetta, perché la cessazione del contratto si verifica in maniera automatica allo scadere del termine prestabilito. E’ possibile comunque rinnovare il contratto, comunicando tramite raccomanda il perdurare dell’esigenza transitoria.

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