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Si è chiuso un MIX festival così e così

Mi perdoneranno coloro che si impegnano per mesi nell'organizzazione del MIX Festival cortonese, ma a volte dire la verità serve e come si sa io tendo a scriverla (la mia, naturalmente). Il MIX non è più lui. Se le prime due edizioni contavano su...

Mi perdoneranno coloro che si impegnano per mesi nell'organizzazione del MIX Festival cortonese, ma a volte dire la verità serve e come si sa io tendo a scriverla (la mia, naturalmente). Il MIX non è più lui. Se le prime due edizioni contavano su un'atmosfera "giusta", su dei concerti di livello e popolari al contempo, su degli incontri con scrittori internazionali e nazionali che attraevano un pubblico in grado spesso di riempire l'ex chiesa di Sant'Agostino, ora non è più così. Il livello dei concerti è calato al punto di farli diventare quasi un accessorio (con l'eccezione di quello di chiusura dei Jetro Tull, rimaneggiati, ma sempre efficaci) e anche agli incontri partecipa un pubblico più di nicchia e meno numeroso (il chiostro di Sant'Agostino è ben più piccolo della ex chiesa e le sale della Fortezza del Girifalco lo sono ancor di più).

Jetro Tull

I turisti aggiunti a quelli che frequentano Cortona abitualmente, in questa estate sono stati pochi e per lo più si sono limitati a partecipare agli eventi. Un gelato, una pizza a taglio, una visita alla Fortezza del Girifalco (principalmente grazie a Cortona on The Move) e poco altro.

Il calo generale della capacità attrattiva del MIX ha una ragione precisa e si chiama soldi. Ormai ovunque è così e il comune di Cortona non fa eccezione.

L'atmosfera però è ancora viva e l'idea di un festival di livello capace di attrarre pubblico numeroso è certamente valida. Anche la squadra che ci lavora intorno è efficente e generosa e la comunicazione pare ancora reggere.

L'aiuto di un Cortona On The Move in costante crescita (complimenti a chi l'organizza) è un aspetto positivo, infatti le due manifestazioni possono essere utili l'una all'altra perché in fondo si rivolgono a un pubblico non così dissimile.

Probabilmente manca qualcuno che si impegni fin da ora a reperire qualche sponsor di qualità, magari di livello almeno nazionale, per la prossima edizione. La Feltrinelli partecipa portando alcuni suoi autori, ma non sborsa denaro e in questa fase storica la cosa è diventata determinante.

Prima che il giocattolo si deteriori troppo fra gli inutili osanna della stampa amica, è forse meglio agire.

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