rotate-mobile
ArezzoNotizie

ArezzoNotizie

Redazione

si avvia alla chiusura la stagione delle sagre... I COMMENTI!

Con la Sagra della Nana di Montagnano si chiuderà il prossimo fine settimana (mi perdoni chi ne ha ancora in corso o in calendario, magari con le castagne come protagoniste) la stagione delle sagre di paese e con essa è rimandata al prossimo anno...

Con la Sagra della Nana di Montagnano si chiuderà il prossimo fine settimana (mi perdoni chi ne ha ancora in corso o in calendario, magari con le castagne come protagoniste) la stagione delle sagre di paese e con essa è rimandata al prossimo anno la polemica dei ristoratori contro questi happening di strada dove si macinano tonnellate di carni varie (per lo più di qualità e con la predominanza chiara di salsicce e costolicci di maiale) e si sfornano pizze (spesso mediocri) a migliaia.

E' di certo vero che alle sagre si mangia un pasto completo (due portate più contorno, vino/birra e acqua) per 15,00 euro di spesa media e per chi ama la festa c'è anche il supplemento del gratuito e digestivo "ballo liscio" dopo cena, ma non credo che questo genere di feste sottragga troppi clienti a ristoranti e pizzerie. Intanto molti di coloro che frequentano le sagre sono anche frequentatori di ristorante solo in occasione di matrimoni o comunioni varie, ma soprattutto le buone pizzeria hanno poco da temere, visto il prodotto (quasi sempre realizzato con l'aiuto di basi preconfezionate) da sagra.

A Montagnano, dove si tiene la citata e celeberrima Sagra della Nana, si servono maccheroni fatti in casa con vera perizia, conditi con un sugo da urlo che non si trova nei ristoranti locali, come d'altronde succede con la nana arrosto.

Ho l'impressione che le sagre non sottraggano molti clienti a nessuno, se non a chi non serve cibi di qualità, che si danneggia da solo...

I mercatini, invece, non si sono certo chiusi con Street Food al Prato di Arezzo. Già la prossima settimana ci sarà Pizza in Piazza, appunto in piazza sant'Agostino, e in ottobre si prepara l'invasione del cibo (e di prodotti vari) da strada proveniente da ogni parte del mondo. Con eventi più o meno eclatanti e festosi si andrà avanti fino a Natale, ma in questo caso a saltare agli occhi non è la qualità dei prodotti (che definirò alterna), bensì il prezzo da pagare per un panino (o un qualsiasi altro preparato culinario, foss'anche un arancino siciliano) da mangiare spesso in piedi o seduti in luoghi di fortuna pieni di rifiuti lasciati lì da chi è passato prima di noi. Ecco, se qualcuno potesse calmierare quei prezzi farebbe opera meritoria in un momento in cui ogni euro è prezioso (Confcommercio, ti fischiano le orecchie?).

Si parla di

si avvia alla chiusura la stagione delle sagre... I COMMENTI!

ArezzoNotizie è in caricamento