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Sabato, 20 Aprile 2024
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Rondine Cittadella della Pace è candidata al nobel, appunto per la pace

Quello che è un fiore all'occhiello per Arezzo, ma anche per la Toscana e l'Italia, e poi forse per l'Europa e il mondo, da pochi giorni è ufficialmente candidato al premio Nobel per la Pace. Ma cos'è Rondine? Si tratta di un ex piccolo...

Quello che è un fiore all'occhiello per Arezzo, ma anche per la Toscana e l'Italia, e poi forse per l'Europa e il mondo, da pochi giorni è ufficialmente candidato al premio Nobel per la Pace. Ma cos'è Rondine?

Si tratta di un ex piccolo castello con borgo annesso, dominante l'Arno non lontano da Castiglion Fibocchi. Un tempo Rondine era abbandonato e Franco Vaccari, insegnante e psicologo aretino, gli ha ridato vita insieme a un nucleo di donne e uomini che ci hanno creduto. Lo hanno trasformato in studentato o, più semplicemente, in luogo di incontro tra giovani di culture e nazionalità diverse, talmente diverse da essere in conflitto tra loro. Rondine è un luogo neutrale, di pace, dove dei conflitti si ragiona per scovarne insieme le cause e scoprire così che non esiste qualcuno migliore (o superiore) all'altro, ma semplicemente le diversità che la storia dei popoli ha modellato nel tempo. I conflitti tra comunità religiose o tra popolazioni che si contendono un pezzo di terra, nascono dalla storia e quindi possono essere studiati, interpretati, tanto da rendere anacronistico l'odio e protagonista la ragionevolezza e la conoscenza.

In ogni campo, si sa, è l'ignoranza il peggior nemico della pace e se non si raggiunge la piena consapevolezza che le circostanze storico-geografico-ambientali giocano un ruolo decisivo nei conflitti, allora non potremo sfuggire a guerre in sequenza, l'una in reazione all'altra, o all'agire dell'altro.

L'idea di base è quindi piuttosto semplice, quanto raramente praticata nel mondo. Il sapere, la conoscenza e la consapevolezza che ne derivano, rendono gli uomini più saggi e meno inclini ai conflitti, più propensi al dialogo.

Alloggiare nella stessa camera giovani studenti russi e ceceni o israeliani e palestinesi, è ciò che fa Rondine, anche grazie alle donazioni delle quali gode. C'è infatti un buon numero di amici sostenitori, istituzionali e non, che permettono a questa realtà di vivere ad alto livello (non del lusso, ma delle menti); di condividere ad alto livello.

I giovani che lasciano Rondine dopo un periodo trascorso allo studentato, tornano a casa loro con la mente allo stesso tempo più affollata e libera. Affollata dalle idee, dalla voglia di pace, dalle intenzioni di contribuire alla convivenza pacifica tra popoli, e un po' più libera dai condizionamenti di una giovane vita precedente.

Certo, non va sempre così, ma Rondine è un seme destinato (speriamo) a moltiplicarsi, un'esperienza da esportare, un esempio di possibile convivenza in pace. Chi passa da lì forse sarà, un giorno, classe dirigente nel proprio paese

Ecco perché la candidatura al Nobel è stata accettata e la Cittadella della Pace ha fatto un altro passo importante nella giusta direzione. L'avvenuta accettazione della candidatura in sé è un passo avanti importantissimo, al di là del risultato finale.

Rondine nasce internazionale, come dicevo, ma oggi può dire di esserlo diventata appieno.

Questo è motivo di orgoglio per Franco Vaccari, per i suoi amici e fondatori, per gli aretini e non solo.

Rondine Cittadella della Pace è candidata al nobel, appunto per la pace

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