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Redazione

quel dannato vizio del gioco che rovina famiglie e rende allo Stato

Nelle ultime settimane ad Arezzo è aumentata l'attenzione nei confronti delle Slot Machine per via dei furti che si sono succeduti con regolarità ai danni dei locali che le gestiscono. Quello di cui non si parla più è la malattia legata al gioco...

Nelle ultime settimane ad Arezzo è aumentata l'attenzione nei confronti delle Slot Machine per via dei furti che si sono succeduti con regolarità ai danni dei locali che le gestiscono. Quello di cui non si parla più è la malattia legata al gioco che rovina famiglie a più non posso. Proprio le slot e il Lotto la fanno da padroni. Ci sono persone imbambolate di fronte a quelle macchinette colorate piene di simboli, gente che non fa altro che tirare una leva e sperare nella sequenza giusta. Cambiano soldi come fossero noccioline e li buttano dentro quelle macchine come se non si trattasse di salvadanai governativi (eh sì, chi ci guadagna di più è proprio lo Stato). L'altro giorno ho assistito defilato alla trance di un signore aretino che cambiava venti euro dopo aver finito i precedenti. Quaranta euro durati venti minuti; se tanto mi dà tanto a fine giornata quel malato incallito si è giocato ben più di quanto ha guadagnato.

Lo stesso dicasi per coloro che si giocano al Lotto cifre impensabili. Col fatto che se punti e perdi basta raddoppiare la posta e vincere per rifarsi, qualcuno a quel gioco di Stato (di nuovo...) si fuma appartamenti come se nulla fosse.

Ma è davvero giusto così? E' giusto che lo Stato si approfitti di gente debole e malata? Davvero c'è da chiederselo. E c'è da chiedersi perché certe attività commerciali si possano basare esclusivamente su giochi a perdita certa.

E' davvero un mondo malato, quello in cui viviamo.

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