L'Arezzo si è sbarazzato della Lupa Roma come deve fare una buona squadra che si comporta normalmente il che, come già scrissi in occasione della trasferta di Gorgonzola, per il momento è più un'eccezione che un'abitudine. In questo lungo spezzone di campionato la squadra ha toccato vette di gioco notevolissime, ma anche il fondo (a Pontedera, sopratutto) della qualità di una prestazione. Complessivamente l'Arezzo si trova in classifica laddove merita, anche se può recriminare su qualche punto lasciato per strada inopinatamente (soporatutto a Cremona e Lucca, ma anche in casa con il Como alla prima giornata).

Buon campionato, dunque, ma la distanza di punti che separa gli amaranto dalle prime due appare piuttosto importante, tale da stimolare una riflessione in merito all'obiettivo finale che deve porsi la squadra.

Oggettivamente il primo posto è una chimera cui non vale la pena di pensare, ma il secondo non appare così impossibile da raggiungere, almeno se i punti di distacco dalla Cremonese (oggi 7) diminuiranno di qualche unità o comunque non aumenteranno da qui al 30 dicembre, giorno di inizio della lunga pausa di gennaio.

In fondo le squadre più titolate e forti nel girone di ritorno dovranno venire a far visita all'Arezzo e allo stadio di viale Gramsci gli amaranto perdonano davvero poco.

Poi c'è da dire che durante la pausa il mercato sarà aperto e si potranno effettuare dei ritocchi alla rosa per renderla più completa e adatta alle mutazioni di modulo che adotta spesso Sottili.

Il secondo posto in classifica permetterebbe di saltare la prima fase di qualificazione dei Play Off, cosa niente affatto trascurabile.

C'è però una seconda possibilità, ed è quella di mirare ai Play Off in qualsiasi posizione, utilizzando la pausa di gennaio per liberarsi di qualche elemneto che non ha dato le risposte sperate e acquisire qualche giovane (del 1996) sostituto in grado di giocare e fare incassare così un bel gruzzolo alla società, che potrebbe metterlo nel conto del prossimo campionato per un salto di qualità importante.

Ognuno dei due progetti ha un senso e la società, insieme al mister, dovrà valutare cosa vale la pena fare.

Volendo potenziare la rosa gli interventi da fare non sono poi così pochi, infatti occorrerebbe una valida alternativa a Luciani, che sta giocando tutte le partite e se si infortunasse non ce l'avrebbe; una a De Feudis, anche lui a oggi di fatto insostituibile; una credibile, poi, per il portiere Benassi, il quale purtroppo fino a ora non si è dimostrato all'altezza del compito.

Anche Grossi e Arcidiacono non hanno reso come ci si aspettava e pure le loro posizioni sarebbero almeno da ripensare...

Insomma, puntare al secondo posto costa e il raggiungimento dell'obiettivo non è affatto garantito, anche perchè contemporaneamente si sta risollevando il Livorno, che una volta recuperati tutti gli effettivi disporrà di una rosa di tutto rispetto.

Meditate, direttore e presidente; meditate e decidete per una delle due possibilità, perché con la rosa attuale l'Arezzo è probabilemente da quarto posto...