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A cura di Barbara Fabbroni

Da anni coltiva la passione per la scrittura. È psicologa, psicoterapeuta, giornalista. Oltre a numerosi saggi premiati con premi letterari prestigiosi (ricordiamo solo alcuni: premio per la saggistica Cesare Pavese e Tagete), articoli scientifici pubblicati nelle riviste scientifiche internazionali di psicologia, scrive da anni romanzi. Il romanzo “Coach in Love” è stato premiato al Festival del Cinema di Taormina, lo stesso sarà un film. Da più di sei anni presta la sua penna a Magazine Nazionali di prestigio con le sue rubriche settimanali che riscuotono un significativo successo. Negli ultimi anni è altresì penna attenta e al tempo stesso profonda per interviste esclusive a Vip Nazionali e Internazionali. Volto noto in programmi televisivi come LA7, La vita in Diretta, La vita in Diretta estate, Storie Italiane, su Rai Uno si interessa di moda ed è opinionista e giornalista

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Tumore al seno, la prevenzione prima di tutto

"Durante il 1° lockdown c’è stato un calo di oltre il 75% delle prestazioni; questo si è negativamente ripercosso nei mesi successivi, quando le donne si sono presentate al controllo con situazioni che, trattate in tempi più precoci, avrebbero avuto un impatto meno violento sul fisico e sulla psiche della donna"

Parlare di prevenzione è diventato uno slogan che rimbomba nella testa delle persone, attraversa la loro mente e si annida dentro alle emozioni. Poi alla fine resta solo l’idea. Ma solo in pochi hanno la costanza di prendersi cura della propria salute compiendo i giusti passi che la prevenzione offre. Le motivazioni sono molteplici, tutte apparentemente valide ma dobbiamo sapere che trovare uno spazio da dedicare alla cura del proprio benessere non significa solo andare in palestra, alla spa, dal parrucchiere, a fare shopping oppure a cena con gli amici. La cura del benessere psico-fisico passa anche attraverso la prevenzione medica. 
Da alcuni anni ad Arezzo è nata Isa, un centro d’eccellenza per la diagnosi precoce e la prevenzione del tumore alla mammella. Isa non solo si occupa di valutare con la massima professionalità, avvalendosi di strumenti diagnostici all’avanguardia e di professionisti d’eccellenza, della cura e prevenzione del tumore alla mammella, nel suo centro è possibile affidarsi alla professionalità di specialisti di varie discipline mediche che accompagnano la paziente lungo tutto il suo percorso di terapia, laddove possa esserci la necessità. 
La cura di sé è uno spazio così vasto che necessariamente deve affidarsi alla professionalità costruita con fatica, dedizione e attenzione affinché nulla sia lasciato al caso. In questo momento così difficile per la nostra vita è importante non dimenticare che l’attenzione alla salute del proprio corpo è importante perché non dobbiamo solo proteggersi dal Covid-19. 
Vogliamo parlare di questo e molto altro con il dottor Marco Scrocca, medico chirurgo, specializzato in Radiologia e Senologia, da sempre attento alla prevenzione in campo oncologico (e non solo).
Dottor Scrocca come nasce Isa?
Isa nasce per volontà di 3 radiologi. La senologia è una disciplina esclusiva, meritevole di attenzione, non appiattita alla stregua delle discipline diagnostiche più semplici. Da qui la necessità di creare un ambiente esclusivo con strumenti di altissimo livello e professionisti dedicati. Isa (Istituto Senologico Arezzo) è un nome femminile oltre che l’acronimo del nostro centro. L’Istituto offre un servizio di alta qualità nella prevenzione delle malattie della mammella, con la massima performance nella diagnostica per immagini di facile fruizione (mammografia ed ecografia).
La donna come vive una diagnosi così importante?
La donna interpreta la patologia della mammella come la più devastante per la propria esistenza.
Isa quale problematiche affronta nella prevenzione?
Isa è dotata di strumenti di alta tecnologia. Mammografo a Tomosintesi, ormai indispensabile per la precisione diagnostica che offre. Alcune ricerche condotte su un grande numero di donne stabiliscono che la Mammografia con Tomosintesi sia maggiormente sensibile della mammografia digitale di oltre il 30%.
Ciò significa che il 30% di esami mammografici tradizionali risultano falsamente negativi. Ossia non diagnostici per piccole lesioni. La piattaforma ad ultrasuoni di cui è dotata Isa è unica nel mercato con software dedicati esclusivamente allo studio ecografico della mammella.
Lei di cosa si occupa in Isa?
Svolgo attività di diagnostica senologica eseguendo visite senologiche, refertazione delle immagini mammografiche, ecografie mammarie. A ciò si abbinano attività di ecografia clinica inerenti alle patologie addominali, pelviche, urogenitali, osteoarticolari, muscolo-tendinee, endocrinologiche. In Isa è presente uno strumento di ultima generazione per eseguire la MOC con metodica DEXA per lo studio della componente minerale ossea. Tale strumento è provvisto di software per la predittività delle fratture dei distretti lombare e femorale.
Oltre alla diagnostica per immagini della mammella, la donna nel percorso diagnostico di 2° livello è seguita con biopsie per definire, con l’indispensabile aiuto dell’anatomo patologo, le caratteristiche di benignità o malignità del tessuto prelevato. Le biopsie vengono effettuate sotto guida ecografica. Nel nostro Istituto le donne sono seguite anche nel percorso oncologico successivo supportandole e consigliandole, in accordo con il suo Medico di medicina generale.
Qual è il (la) paziente tipo che si rivolge a Isa? 
Non esiste un paziente tipo. Donne di ogni età che necessitano di una risposta rapida e di alta qualità sia nel semplice controllo senologico sia nella accurata diagnosi della eventuale patologia scoperta. La peculiarità di Isa è quella di offrire le prestazioni senza alcuna attesa. Gli esami vengono effettuati entro 1-2 giorni dalla prenotazione. Isa ormai ha assunto un ruolo fondamentale nel panorama diagnostico senologico regionale. Giungono in Isa donne da tutta la regione, dall’Umbria e perfino dal Lazio
Quanto è importante la prevenzione per il cancro alla mammella?
Rispondo qualche numero: 55000 donne all’anno si ammalano di K mammario in Italia. Il che vuol dire che sono 1000 donne in una settimana, 150 in un giorno. Ovvero 6 donne all’ora ricevono informazione di essere ammalate di K mammario. Nella sua vita una donna ha l’11-12% di possibilità di ammalarsi. La diagnosi precoce è fondamentale per garantire la sopravvivenza della donna. Se diagnosticato in fase pre-clinica (prima che abbia manifestato sintomi) la sopravvivenza è di oltre il 90%. Dunque, è indispensabile che la donna di sottoponga annualmente ai controlli. Dai 40 anni è consigliabile effettuare ogni anno una visita senologica, una mammografia e un’ecografia mammaria. 
Poi c’è il capitolo dedicato ai controlli delle donne che hanno nella propria famiglia casi di tumore mammario e/o delle ovaie. In questo caso il controllo va personalizzato costruendo un percorso ad hoc per ogni paziente, compreso il passaggio della consulenza genetica.
Come deve essere strutturata una prevenzione efficace? Cosa consiglia alle sue pazienti? 
Al centro Isa proponiamo: 
Donne con anamnesi familiare negativa
Dai 25 anni ecografia annuale
Dai 40 anni visita senologica, mammografia ed ecografia mammaria
Donne con familiarità 
Dai 25 anni ecografia annuale 
Dai 40 anni stesso schema con inserimento di una ecografia all’intervallo semestrale e una RM mammaria ogni 24 mesi.
Tuttavia, nelle donne con familiarità i controlli vanno personalizzati.
Alla base della prevenzione c’è una pratica che io definisco salvavita. Ossia l’autopalpazione. Palpare il seno in modo razionale e definito, senza ansia, per percepire il minimo cambiamento rispetto alla routine. Conoscere il proprio corpo è fondamentale. Osservate il vostro seno. Apprezzatene i minimi cambiamenti.
In ISA la donna viene istruita al fine di acquisire la gestualità per eseguire una corretta autopalpazione
Oltre ai controlli di routine lei suggerisce altro per prevenire?
La prevenzione secondaria prevede l’adozione di regole per una vita sana, valide per tutte le patologie tumorali e non. Praticare attività fisica, alimentazione sana, disabituarsi a pratiche nocive (fumo), ridurre il consumo di alcolici, insomma tutto ciò che è utile per mantenersi in buona salute.
In questo periodo ha visto un calo delle visite per paura del Covid-19?
Purtroppo, il COVID-19 ha contagiato anche la prevenzione. 
Durante il 1° lockdown c’è stato un calo di oltre il 75% delle prestazioni; questo si è negativamente ripercosso nei mesi successivi, quando le donne si sono presentate al controllo con situazioni che, trattate in tempi più precoci, avrebbero avuto un impatto meno violento sul fisico e sulla psiche della donna. Ricordo che il controllo del seno è eseguibile senza nessun problema presso ISA anche in periodi di mobilità controllata. Basta dichiarare nel modello di autocertificazione che la donna deve eseguire VISITA MEDICA. In caso di controllo la Direzione di ISA confermerà la veridicità della dichiarazione. Purtroppo, nella nostra vita non c’è solo il rischio di ammalarsi di Covid-19!
Quanto è importante un supporto psicologico?
Direi che è fondamentale. In Isa abbiamo grande attenzione a questo aspetto, laddove c’è possibilità e disposizione, da parte del paziente, proponiamo l’appoggio di psicologi esperti che sia in grado di supportare, sostenere e rassicurare la paziente al fine di promuovere la consapevolezza che guarire è possibile e si può guarire. L’importante è aver cura di sé senza dimenticarsi di effettuare i controlli annuali di routine

.Dottor Scrocca oggi Isa è la sua creatura?
Si! Dopo l’inizio, quando siamo partiti in 3, le cose si sono piano piano modellate così sono rimasto l’unico a credere fermamente in questo progetto, nell’alta professionalità che offriamo è nella cura che abbiamo verso il paziente. Posso dire che Isa è il mio quarto figlio, una creatura che ho voluto, dove mi sono impegnato e mi impegno sacrificando molto della mia vita. Però ne vale la pena!

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