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Venerdì, 19 Aprile 2024
Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

Così lo stress influenza la nostra salute: la giusta personalità ci può aiutare

Pensate a come reagite quando state vivendo una situazione di forte stress, la modalità con cui una persona reagisce allo stress è determinante e può fare la differenza tra salute e malattia

Chi non vorrebbe avere una lunga vita densa di soddisfazioni e gioie? 
La domanda è sempre quella: come si fa a brindare ai 100 anni in buona salute? Serve una dieta specifica, un buon corredo genetico, una vita tranquilla? Oppure? In questo la scienza ci viene incontro con una recente ricerca dove pare che la longevità sia frutto soprattutto della personalità, cioè quell’insieme di caratteristiche psichiche e modalità comportamentali, di un individuo che hanno un buon impatto sulla salute. 
Che dire? La ricerca appare davvero interessante, soprattutto per chi ha una personalità giusta e calibrata. Come e cosa rende una personalità capace di portare l’individuo oltre la soglia dei cento anni? O comunque come è possibile che la personalità sia collegata alla longevità? Pare ci siano due aspetti essenziali: il primo riguarda le abitudini e i modelli comportamentali; mentre il secondo è la modalità attraverso cui la personalità agisce direttamente sugli organi del corpo. 
State sgranando gli occhi e non credete a quello che leggete? Fate una riflessione. Pensate a come reagite quando state vivendo una situazione di forte stress, la modalità con cui una persona reagisce allo stress è determinante e può fare la differenza tra salute e malattia.
"Lo stress è in grado di rallentare la guarigione del corpo o causarne la malattia" riportano, in un interessante lavoro del 2011, Gouin & Kiecolt-Glaser. Questo lascia molto pensare e fa comprendere come il corpo sia strettamente legato con la psiche. Infatti, è ormai consolidato il fatto che il modo in cui reagiamo agli eventi della vita può inibire, sopprimere o alterare l’attività del sistema immunitario (Segerstrom & Miller, 2004). Cosa questa che, in tempo di pandemia, lascia molto pensare. Viviamo da due anni sotto una cappa di ansia e stress tanto che la vita si è totalmente rivoluzionata. Lo stress cronico da esperienza pandemica è all’ordine del giorno nelle persone di tutte le età. Sappiamo però che lo stress cronico può sovra-stimolare il nostro sistema immunitario tanto da indurre un’infiammazione cronica. L’infiammazione cronica è un fattore di rischio associato a diverse disfunzioni fisiche: disturbi cardiovascolari, diabete di tipo 2, asma, osteoporosi, artrite reumatoide eccetera, così che il sistema immunitario va in “affanno”.

Sintetizzando si può dire che: lo stress innesca uno stato infiammatorio che a sua volta costituisce un fattore di vulnerabilità e può partecipare all’insorgenza di malattie organiche. Anche le emozioni negative hanno una grande influenza sullo stato di salute dell’individuo. La vita psichica influenza il sistema immunitario, l’attività cerebrale e, in particolare, il sistema nervoso simpatico e parasimpatico, inoltre, è in grado di condizionare fortemente la salute fisica fino a renderci più vulnerabili a determinate patologie.

Come possiamo porre rimedio a questa situazione affinché possiamo vivere una buona vita nonostante le intemperie della vita? Tutto dipende dalla personalità. Se un individuo ha la tendenza a fare le cose di fretta, è portato a rimuginare su ciò che gli manca senza apprezzare le cose che invece possiede seppur poche, se tende ad avere sentimenti di ostilità, competitività, impazienza, oppure tende al controllo, gli effetti sul piano fisico potrebbero essere significativi. Lo stress cronico, l’insoddisfazione, l’ansia costante non sono certo buoni alleati per la salute. La vita affettiva e l’umore sono essenziali per avere un percorso che conduca alla longevità, i problemi vanno affrontati con la giusta disposizione senza vivere costantemente nell’ansia o nella preoccupazione. Anche le relazioni affettive stabili e soprattutto sane hanno la loro importante parte nello stare bene e nel vivere con soddisfazione, infatti rappresentano un fattore protettivo e migliorano le possibilità di sopravvivenza in caso di malattie oncologiche (così riportano molti studi). A tutto questo si aggiunga lo stato dell’umore che è un aspetto che condiziona la salute del corpo. Riassumendo possiamo dire che: una vita tranquilla, lontana dallo stress, dalle complicazioni, dai sentimenti di rabbia, angoscia, tensione, con una relazione affettiva nutritiva e soddisfacente può essere un alleato in più per la longevità.

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