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Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

Come riconoscere il serial lover e non farsi intrappolare

Quali armi usa per conquistare una dopo l’altra persone sempre nuove? Perché ha questo ossessivo bisogno di sedurre, di conquistare "la preda"? I consigli della psicoterapeuta Barbara Fabbroni

C’è chi colleziona statuette di soldatini, chi piccoli oggetti di antiquariato, chi vinili, chi francobolli da tutto il mondo, chi souvenir per ricordare i viaggi e chi invece ama follemente collezionare amori. Come Don Giovanni o Casanova. I collezionisti d’amore, i “serial-lover” possono essere uomini o donne che, uno dopo l'altro, fanno incetta di amori intensi, ma al tempo stesso giocati nello stretto spartiacque di un breve periodo.

Che tipologia di persone sono? Quali armi mettono in atto per giungere a conquistare una dopo l’altra persone sempre nuove? Perché hanno in loro questo ossessivo bisogno di sedurre, conquistare "la preda", consumare l’incontro e poi da lì a poco cambiare direzione? Queste persone possono pentirsi della loro modalità trasgressiva di vivere le relazioni giocando con il cuore e il sentimento dell’altro?

Fino a poco tempo fa si è sempre posto l’accento sulla modalità da Don Giovanni di alcuni uomini ma il XXI secolo ci ha fatto conoscere una fitta schiera di ragazze e donne che amano conquistare e poi mollare. Una “Giovanna” tutto pepe e seduttività che si rispecchia molto bene nella controparte maschile.

Così ci troviamo a fare i conti con uomini e donne che inanellano flirt e avventure con il solo scopo di mettere in pratica la capacità di sedurre e osservare le forti emozioni che riesce a stimolare nella preda affettiva. Gettano l’esca ogni giorno e aspettano che qualcuno abbocchi. Sono persone che non valutano tanto l’insieme seducente e affascinante dell'altro, quanto giungere alla meta.

A tutto questo, i social hanno dato un forte aiuto. I “serial-lover” tengono in piedi varie relazioni giostrando appuntamento dopo appuntamento. In loro, il bisogno ossessivo di conquistare produce un effetto nutritivo che risulta non essere mai sufficiente, così nasce un circolo vizioso che si autoalimenta conquista dopo conquista.

Uomini e donne che strutturano la loro vita a questo modo hanno un’organizzazione di personalità narcisista. Sono persone che non amano, cui interessa solo confermare la loro capacità di piacere e di conseguenza il potere che ne deriva. Così nascono storie-non storie che si amalgamano con il mondo alieno creato dal virtuale.

I “serial-lover” creano nella rete personaggi funzionali alla conquista, possono essere aderenti alla realtà oppure di fantasia.

C’è un grande problema: quando sei intrappolato dal web e dalle chat non è facile uscirne, poiché il tutto si autoalimenta e crea un terreno fertile per ciò che la persona va cercando: essere affascinante e conquistare in maniera ossessiva, senza alcun freno.

Questo bisogno inarrestabile di conquista da dove nasce?

È una modalità adattiva per colmare un vuoto interiore che non trova mai nutrimento adeguato. C’è la ricerca sfrenata di essere riconosciuto, di riconoscersi, nel momento della conquista, ma il tutto perde poi di significato in brevissimo tempo. Il problema si alimenta sempre più poiché è facile incontrare uomini e donne che amano farsi sedurre da personaggi di questo tipo. Così il circolo vizioso che si crea trova nutrimento.

È una sorta di corto circuito che intrappola seduttore e conquista.

La preda è sedotta e abbandonata così velocemente da non riuscire a realizzare l’accaduto, tanto da assumersi spesso la colpa della fine della storia e ricercare ossessivamente le cause in un proprio comportamento sbagliato. L’unico errore delle vittime è quello di peccare di ingenuità nel credere al personaggio che il seduttore mette in scena.

Perché si cade in questa trappola?

Semplicemente per il bisogno di sentirsi riconosciuti, desiderati, amati. In entrambi i casi, nessuno (seduttore e conquista) cerca una relazione duratura e seria, bensì desiderano un momento di euforia per distaccarsi dal quotidiano.

Tutto ciò è alla portata di un click o di un sms, semplice, immediato, come andare al supermercato e comprarsi un barattolo di cioccolata. È lì a portata di mano… perché non approfittarne? Così si crea un vortice senza fine dove c’è solo il desiderio di continuare la conquista.

La cosa che emerge è l’anaffettività con cui vengono vissuti questi incontri. La conquista è rapida, non c’è più corteggiamento ma la fame bulimica di ottenere subito la preda. Completamente incapaci di vivere l’intimità sono alla perenne ricerca di forti emozioni che li distraggano dal senso di inferiorità che portano dentro.

È difficile far sì che il collezionista si ravveda. È mera illusione. Oggi c’è molta "offerta", tra realtà e rete.

Può accadere che chi viene intrappolato faccia saltare l’unica vera relazione che avesse un significato nella sua vita.

I “serial-lover” sono vittime di sé stessi, poiché hanno un insaziabile bisogno di coccole, di attenzioni, di riconoscimento.

Nella maggioranza dei casi la figura coincide col “love addict”, cioè con chi è dipendente dall’amore.

Generalmente sono persone fragili davanti alla sofferenza, al dolore.

Come Madame Bovary, il “serial-lover” ripete gli stessi schemi di comportamento; si innamora continuamente, così da scrivere un nuovo capitolo nel proprio libro dei sogni.

Tuttavia, bisogna stare attenti a non ripetere l'errore della protagonista di Flaubert che, allontanandosi troppo dalla vita quotidiana e vivendo di un amore che non è mai quello presente, ma quello desiderato e agognato, di quel sogno finisce per morire.

Poveri quelli che vengono intrappolati da queste dinamiche! Lacrime e dubbi sono il tormento che poi affligge la persona che da sedotta viene abbandonata.

Come riconoscerli?

Non è difficile, ma purtroppo queste persone fanno leva sul bisogno che l’altro ha di sentirsi unico e speciale, e questo già basta a stordire la “preda”, tanto da abbassare tutte le difese e cadere ai suoi piedi.

Da un momento dove tutto è unico ed emozionante si passa al nulla più profondo. Così la preda vive la dicotomia del: “era la persona perfetta… cosa è successo? Dove ho sbagliato?”.

Ricordatevi che il gioco psicologico del “serial-lover” è far sentire l’altro unico e poi distruggere il sogno in frammenti.

Il “serial-lover” ha degli atteggiamenti che lasciano comprendere la sua strategia seduttiva:

Riesce a insinuare il dubbio nell’altro. giocando al “sono o non sono di suo interesse?”.

È sfuggevole. Un tira e molla che crea nella preda un folle desiderio.

È sempre molto impegnato (almeno così dichiara), questo è un buon alibi per defilarsi in un secondo tempo.

Non vuole relazioni stabili.

 A questo punto, che dire… quando incontrate un “serial-lover” avete due possibilità:

Divertitevi senza farvi fagocitare dalla sua modalità di seduttore.

Scappate a gambe levate se tanto vi sentire in trappola, altrimenti ne resterete completamente assorbite e soffrirete.

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