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Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

Se il caldo aumenta gli stati d'ansia

Le persone più sensibili e ansiose rischiano di patire anche a livello psichico un'estate rovente

L’estate per sua natura è un periodo dedicato alla leggerezza e al divertimento, però, riserva qualche piccola sorpresa poiché nasconde tra le calde giornate estiva qualche sorpresa. Sole, vacanze, cene all’aria aperta, giornate più lunghe, amici, sorrisi, non sono sufficienti per alcune persone per godersi l’estate all’insegna della leggerezza e del benessere. Infatti, il caldo in alcuni soggetti può aumentare i sintomi di ansia e attacchi di panico.

Perché proprio nel periodo estivo questi disagi e sintomi aumentano?

Il problema nasce dalle elevate temperature, le ore e l’intensità della luce solare mette in difficoltà l’organismo, che deve adattarsi ai cambiamenti, soprattutto se come quest’anno l’estate è davvero rovente. Ritrovare per l’organismo un equilibrio al tanto caldo è fisicamente impegnativo non solo dal punto di vista fisico ma anche psichico. Le persone più sensibili e più disposte ad avere e vivere situazioni ansiose sono più fragili e soggette a vere e proprie situazioni di disagio. La stagione calda per queste persone è vissuta con un senso di allarme e tensione. A ciò si aggiungono i disturbi del sonno che emergono in questo periodo, aumentando i livelli di stanchezza e stress che vanno a complicare gli stati di ansia.

Cosa fare e come proteggerci da questa situazione?

È importante cercare di capire il motivo per cui insorge e, se possibile, risolverlo. La cosa migliore è sempre quella di richiedere l’aiuto di uno specialista poiché il fai da te non risolve il problema anzi può aumentarlo e cronicizzarlo. Lo specialista può offrire al paziente gli strumenti per la gestione sia dell’ansia sia del panico. La cosa importante è: non fingere di star bene, non scappare di fronte al problema, non evitarlo ma prendersene cura perché una paura guardata in faccia diventa coraggio. Il consiglio è quello di non far sì che l’ansia e il panico siano così invalidanti da limitarvi nella vita sociale e nel rendimento lavorativo e scolastico.

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