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Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

BLOG | Il sesso con mio marito è un incubo: cambio vita?

Si può continuare a vivere una vita dove il sesso è inesistente o non ti piace farlo con la persona che hai vicino?

Ecco uno scenario che non di rado può capitare di vivere in una relazione.

Ho preso il coraggio di chiedere un consiglio perché sto vivendo un lungo periodo di insoddisfazione, mi sento irrimediabilmente smarrita in un territorio dove ogni via di rinascita sembra essersi congelata e annullata. Non ho mai desiderato mio marito. Ci siamo sposati giovanissimi perché entrambi volevamo uscire da situazioni familiari impegnative. Così presi da quell’euforia di fuga da una realtà densa di problemi dopo solo un anno di fidanzamento abbiamo pronunciato il “si, lo voglio” che ha incarcerato entrambi in una zona confort insoddisfacente e priva di stimoli. Nel corso del tempo abbiamo avuto molte crisi matrimoniali, la prima solo dopo nove mesi di matrimonio, risolta con l’arrivo del nostro primogenito. Abbiamo sempre retto il duro colpo dell’insoddisfazione sebbene oggi, a distanza di venti anni dal nostro “sì, lo voglio”, tre figli e molti progetti, siamo di nuovo in una profonda crisi matrimoniale. Il problema gira e rigira è sempre lo stesso: il sesso con mio marito è un incubo. Non c’è mai stato un solo momento in cui mi sono sentita appagata, compresa, desiderata, voluta. È sempre stato un atto “dovuto” dal regime di matrimonio, un po' come fare una seduta in palestra dove l’attività fisica aiuta a stimolare le endorfine e dare quel pizzico di leggerezza che fa ingoiare anche i bocconi più amari.

Il sesso è il punto focale di ogni nostra crisi. Se ricerco il motivo la risposta è sempre la stessa: ho sempre vissuto il sesso con mio marito come un'aspettativa per il lui. L’unica cosa che era ed è significativa riguarda il farlo divertire, il fargli vedere “sto godendo anche io” così non continua a chiedermelo, e soprattutto il momento intimo si conclude rapidamente. Il primo a raggiungere l’orgasmo deve essere sempre lui, e poi si fa quello che c’entra. Tra di noi il sesso non è mai stato vissuto con grande passione, la noia, nonostante il raggiungimento del piacere ha fatto sempre da padrona. Per molti anni ho pensato che il sesso non avesse valore, che sarebbe sempre stato noioso, una semplice attività. Mio marito non mi ha mai dato quel brivido che avrebbe dato il via al piacere.  Non mi è mai piaciuto come stessimo a letto insieme, era ed è tutto scontato. Soprattutto il sesso è sempre stato vissuto, almeno da me, con una data di scadenza: ogni domenica mattina dalle nove in poi, prima che lui si preparasse per andare a giocare a tennis con gli amici ed io a casa a preparare il pranzo della domenica. Un vero incubo. Perfino il suo odore non mi piaceva e non mi piace. Tutto è sempre passato in secondo piano. Insieme avevamo e abbiamo un equilibrio, lui è un padre meraviglioso, non potevo chiedere di meglio! Mio marito è un padre stupendo, un uomo di successo, mi permette di avere una vita a cinque stelle, inoltre posso seguire i miei interessi lavorativi senza sentirmi obbligata a fare la moglie che cresce i figli. Tra di noi è andato tutto bene fintantoché non arriva nella mia vita una persona, conosciuta casualmente a un meeting di lavoro sul lago di Garda. Ecco, da quel momento le mie certezze, la mia vita sessuale, la mia relazione ha vacillato. Ho perso completamente le coordinate del mio essere in coppia. Quello che fino a qualche tempo prima era una routine scontata che mi andava bene a un certo punto è diventata una morsa che mi stringeva forte soffocandomi. Dopo molti anni, ho scoperto cosa significa vivere una vita sessuale appagante, adesso il sesso mi piace e mi soddisfa, sento di vivere ogni mio orgasmo come un coinvolgente piacere, inoltre non smetterei mai di fare sesso con questa persona, il suo odore stimola la mia fantasia erotica. Così dopo ogni incontro quando torno a casa mi sento in colpa, sporca sebbene mi dica: “non è colpa tua se il sesso con Paolo non va, se non è soddisfacente”. Guardo mio marito e mi viene da piangere perché è l’uomo con cui vorrei restare per tutta la mia vita. Il sesso però è proprio una grande delusione, con lui non mi piace, non mi soddisfa, è sempre stato una voragine di dolore.  Non ho mai desiderato mio marito e calcolo sempre quando dobbiamo fare sesso, in modo da garantirmi una via di fuga che renda tutto super veloce. Non capisco come faccia a non chiedermi nulla. Lui sembra sempre soddisfatto, non cerca di più. Mi sono anche chiesta se lui non avesse un’amante con cui fa un buon sesso, vive quelle emozioni che insieme non riusciamo a vivere, ma non lo faccio capace di avere una vita parallela, i suoi tempi e i suoi spazi di libertà non sono mai cambiati a differenza dei miei. Però siamo alla nostra nuova crisi. Una crisi che vorrei affrontare ma per lui dobbiamo dare tempo al tempo e tutto tornerà normale. Questa volta non può tornare tutto normale, ho un amante e ho scoperto cosa realmente significa fare un buon sesso e provare piacere. Sessualmente con mio marito sono sempre stata un'ombra. La crisi passerà anche questa volta ma non sarò mai soddisfatta con lui ed io sono cambiata dentro. Non posso mantenere in vita una relazione extraconiugale per godermi la mia sessualità. Già mi sento in colpa e ho paura di innamorarmi.

Come posso far sì che il sesso con mio marito diventi piacevole così da interrompere la relazione con l’altro?

Perché tra di noi non c’è mai stata una sintonia sessuale?

È possibile che anche lui abbia una relazione con un’altra donna ma non abbia il coraggio di riconoscerlo?

Forse ci siamo salvati a vicenda sposandoci per scappare dalle nostre famiglie che l’idea di separarci e vivere appieno la nostra vita, anche con un buon sesso, lo pensiamo impossibile? C’è la paura del fallimento e di diventare come la nostra famiglia d’origine?

Oppure sono i tre meravigliosi figli che abbiamo a tenerci uniti?

Si può continuare a vivere una vita dove il sesso è inesistente o non ti piace farlo con la persona che hai vicino?

A volte penso che possa continuare a stringere i denti, poi mi guardo allo specchio e vedo i miei occhi tristi e mi dico che devo fare qualcosa.

Cosa posso fare per cambiare questa situazione che dura da quasi venti anni?

Forse un sessuologo potrebbe aiutarci a trovare un equilibrio nella nostra sessualità al fine di vivere un piacevole momento intimo?

È possibile dopo venti anni trasformare la nostra relazione?

Oppure l’unica via è quella di separarci?

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