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Giovedì, 25 Aprile 2024
Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

Non rifugiarti in relazioni sbagliate, non sminuirti, non rimandare a domani. I segreti della felicità

Ascoltarsi e valutare bene le possibili strade da percorrere è una buona strategia per costruire una vita soddisfacente e nutritiva. I consigli della psicoterapeuta

Come si fa ad avere una vita felice? C’è una ricetta per costruire un itinerario soddisfacente e pieno di gioia? Io voglio quella vita, è possibile? È ovvio di no! Per prima cosa dobbiamo chiarire che cos’è la felicità, non credete? Pensiamo sempre che la felicità sia qualcosa di infinito invece è un attimo, a volte un secondo, un battito d’ali che avvolge e fa sentire un’emozione indescrivibile e poi scivola via. La felicità non è racchiusa nel maglione all’ultima moda o nel vestito che desideri dell’ultima collezione vista alle sfilate di Milano, la felicità ha un altro sapore, una declinazione completamente differente. 

La ricerca della felicità ci spinge a fare cose irrazionali. La prima domanda che dovremmo farci è: che cosa vuoi veramente per te? Che cosa ti manca? Di che cosa hai voglia? Ascoltarsi e valutare bene le possibili strade da percorrere è una buona strategia per costruire una vita soddisfacente e nutritiva che conduca a vivere quel brivido di felicità che riempie di gioia.

Il senso (e il bello) della vita è legato allo sviluppo delle nostre potenzialità. Desiderare ciò che non abbiamo, quindi, non è un capriccio ma equivale a far emergere la parte di noi più autentica. A volte basta solo immaginarla e formularla a parole per fare un passo concreto verso la progettazione di un cambiamento. Desiderare significa volere diversamente, non rassegnarsi a quello che abbiamo, non adeguarsi a come siamo. Quale strategia mettere in atto per costruire la vita che sogniamo?

La cosa più importante uscire dalla zona confort, perché è un recinto altamente limitante della nostra esistenza.

Sciogliere il legame con abitudini consolidate nel tempo perché restare attaccati alle abitudini significa avere paura. Le abitudini ci danno sicurezza, ci disegnano uno schema da seguire, anche se si tratta di pessime abitudini. Non bisogna mai lasciarsi intrappolare dalla mancanza di consapevolezza di sé. Ognuno di noi, fin da piccolo, ha iniziato a costruirsi un’immagine di sé: ci scordiamo, però, che il concetto del sé è mutevole nel tempo. Ciò che era vero ieri, oggi potrebbe non esserlo. Ci evolviamo, i nostri gusti cambiano così come le esigenze e i bisogni. La definizione che abbiamo di noi stessi dovrebbe evolversi con il tempo, mentre spesso rimaniamo ancorati a vecchie etichette. Se riusciamo a mettere in equilibrio questi tre pilastri della vita è possibile riuscire a trovare quei momenti di felicità che servono come stimolo e motivazione. Così la vita che una persona vive è una vita piacevole e nutritiva. La cosa importante è: non perderti la vita rimandando a domani. Non ti riparare dietro parole vuote. Non ti rifugiare in quelle relazioni che non ti apportano nulla però ti causano sicurezza. Non sminuire il tuo valore personale e il tuo potenziale credendo che non sarai capace di realizzare tutti i tuoi sogni. Non credere alle tue bugie quando ti racconti che la vita è dura, è difficile, è sofferta. Ricordati che, la vita che vuoi, la realizzi nel quotidiano con impegno, volontà e coraggio. La vita è un viaggio, non solo una destinazione.

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