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Martedì, 23 Aprile 2024
Psicodialogando

Psicodialogando

A cura di Barbara Fabbroni

Amarsi, rispettarsi, volersi bene, comprendersi: come fare la rivoluzione della propria vita

Se una persona da piccola ha vissuto l’invalidazione delle sue emozioni, da adulta, continuerà a invalidarle senza dare la giusta dimensione a quello che sta vivendo o alla situazione che deve affrontare. Come si fa a cambiare rotta?

Dovrebbe essere tutto molto facile, eppure spesso non è così. Sin da bambini ci insegnano l’importanza della cura verso noi stessi, dapprima con piccoli gesti come quello di ricevere e dare una carezza, di scambiare un sorriso, di abbracciare e lasciarsi andare alle braccia dell’altro. Poi, mano a mano le competenze che ci aiutano a prenderci cura di noi diventano giorno dopo giorno sempre più significative: dal lavarsi i denti a fare la doccia, dal non sporcare gli abiti ad aver cura della cameretta, dal rispetto dell’altro al rispetto per i propri bisogni e così via. Il tutto però appare collocato all’interno del fare e non del sentire, perché non solo bisogna prendersi cura del nostro corpo fisico ma anche del nostro corpo emotivo. Ecco, qui, le cose cambiano. Tuttavia, è proprio all’interno di questa particolare alchimia emotiva che la persona costruirà la base della sua personalità e capacità di entrare in relazione con sé stessa e con l’altro. L’educazione emotiva è fondamentale ma non è così facile riceverla, tant’è che spesso è lasciata alla vita stessa, all’accadere quotidiano, o al caso. L’educazione emotiva arriva direttamente dalle figure di accudimento, i genitori, ed è questa la sfera significativa che getterà il ponte tra il corpo fisico e il corpo emotivo, ovvero l’Io.  

Durante l’infanzia la mente di un bambino è plasmabile; interpreta e interiorizza gli eventi e in relazione al suo vissuto, inizia a percepirsi come un essere più o meno meritevole d’amore. In altre parole, con cure adeguate e legami sicuri, il bambino si sentirà protetto e meritevole d’amore, se la condotta del genitore non è in linea con i bisogni emotivi del bambino, questo si convincerà di essere inadeguato e non imparerà ad amarsi.

Amarsi, rispettarsi, volersi bene, comprendersi, rassicurarsi anche davanti a una difficoltà sono alcune delle competenze che un essere umano acquisisce nella relazione con le figure genitoriali e l’ambiente in cui vive. Se questo esserci l’un per l’altro passa solo attraverso il fare per il corpo fisico e non anche per quello emotivo, sarà la propria intima percezione di sé che detterà le decisioni sulla propria autostima. Il tutto sarà giocato all’interno della propria interiorità emotiva ma forgerà una persona con una fragilità possibile e una bassa autostima. Un individuo - per volersi bene, proteggersi e riconoscersi - ha bisogno di sperimentarlo e conoscerlo durante i suoi primi anni di vita altrimenti costruirà una serie di meccanismi di difesa che potranno andare a forgiare delle fragilità e debolezze.

Quanto l’autostima incide sulla vita? Tantissimo, è un aspetto fondamentale.

Se una persona da piccola ha vissuto l’invalidazione delle sue emozioni, da adulta, continuerà a invalidarle senza dare la giusta dimensione a quello che sta vivendo o alla situazione che deve affrontare. Come si fa a cambiare rotta per ritrovare il giusto equilibrio e cambiare la propria vita? Si parte dalla consapevolezza e l’accettazione, dal comprendere e valutare, dall’accogliere al ristrutturare, dal ridimensionare e lasciare nel passato ciò che impedisce il presente invalidando il futuro. Altrimenti la carenza di autostima si traduce in sensi di colpa, sensazione di inadeguatezza, insicurezza. Pensieri disfunzionali che incidono in modo negativo nei vari ambiti della vita: la realizzazione di obiettivi personali e lavorativi, la vita affettiva, relazionale e sociale. In altre parole, sei tu stessa l’artefice della tua mancata realizzazione perché non ti muovi, nella vita, in modo armonioso con i tuoi bisogni, ma certo, fino a oggi nessuno ti ha insegnato a farlo.

Ogni persona è artefice della propria modalità di essere e vivere nel mondo, sta a noi cambiare laddove comprendiamo e viviamo un’insoddisfazione.

Cosa cambierà quando inizierai a volerti bene? Tutto. Inizierai a vivere una vita completamente diversa, comprenderai e sentirai le cose in modo differente. Il giorno in cui inizierai a volerti bene, comprenderai che si puo fare molto per sé stessi, per la crescita e per il benessere personale. Inizierai a convincerti che vale la pena investire energie per sé e inizierai a scoprire mondi di te ancora inesplorati. Come iniziare? Con un atto d’amore verso sé stessi. Il tutto inizia con un piccolo passo, una gentilezza che apra il viatico del cambiamento. Il resto poi arriverà come se fosse un effetto valanga. Non cambierà solo il mondo interiore ma anche l’ambiente e le relazioni con cui la persona entra in contatto. Sparirà la paura del confronto, non ci sarà più l’incubo di essere abbandonati, non si vivrà il rifiuto come un fallimento bensì sarà lo stimolo a fare qualcosa di diverso. Altra cosa significativa la persona inizierà a scegliere per il suo benessere sia le relazioni sia le situazioni. Il giorno in cui la persona imparerà a volersi bene, cambierà anche la percezione e l’idea di amore per sé e l’altro. Conoscersi è un atto di amore per sé stessi e per la magia della vita.

Amarsi, rispettarsi, volersi bene, comprendersi: come fare la rivoluzione della propria vita

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