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Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

Come affrontare il Natale Covid senza ansia né stress

In molti hanno sviluppato una risposta ansiogena agli eventi che si sono susseguiti e che ancora impegnano il nostro quotidiano. I consigli di Barbara Fabbroni

Il 2020 si è da subito presentato come un anno faticoso e al tempo stesso doloroso. In molti hanno sviluppato una risposta ansiogena agli eventi che si sono susseguiti e che ancora impegnano il nostro quotidiano. Se ne è parlato in tutte le salse ed è fuor di dubbio che la pandemia ha stralciato di netto le sicurezze e le certezze costruite in anni ed anni. Così ci ritroviamo a fare i conti con la paura, la solitudine, lo smarrimento e l’angoscia di non riuscire a superare indenni questo periodo. Anche i più coraggiosi si ritrovano a fare i conti con un disastro planetario e soprattutto con le sicurezze andate in frantumi. Chi nega il problema si ritrova spesso a fare i conti con una malattia devastante. L’impennata dei contagi sembra essersi stabilizzata ma la paura regna sovrana nelle vite dei più.

A tutto questo si aggiungono le festività Natalizie che quest’anno avranno una declinazione assolutamente nuova. Sono settimane che in televisione passa la solita informazione che non si devono commettere gli stessi errori dell’estate poiché il Covid-19 in inverno farà ancora più disastri. È il periodo delle influenze che sommate Covid-19 possono fare un vero disastro per la tenuta degli ospedali già in sofferenza da mesi. Il Natale sarà gestito all’insegna della prudenza e dell’attenzione massima così da non far entrare la minaccia incombente del virus all’interno delle case.

BARBARA FABBRONI
Barbara Fabbroni

Questo porterà un cambiamento radicale delle abitudini, stravolgerà quelle certezze del clima natalizio cui siamo abituati da sempre, romperà gli schemi senza troppe premure. Se ci pensiamo bene abbiamo spesso sentito dire e forse ce lo siamo anche detti: «che noia arriva il Natale, vorrei fosse già il 7 gennaio; che stress il cenone e il pranzo di Natale con tutti i parenti; vorrei un Natale diverso non la solita routine». Ecco, accontentati: quest’anno niente super cenoni, niente mega pranzo del 25 dicembre, il tutto molto slim, poche persone, tutti isolati.

Avete desiderato un Natale diverso? Accontentati! È arrivato un Natale all’insegna del minimal e del distanziamento.

Tuttavia, una cosa è dirlo un’altra è sperimentarlo. A questo stravolgimento si sommano le paure della solitudine, l’ansia per non poter raggiungere i propri familiari, la malinconia regna incontaminata nell’anima. Cosa fare per non farsi travolgere e soprattutto per non piegarsi alle benzodiazepine?

Si possono trovare soluzioni per rendere questo Natale un momento speciale. Possiamo organizzare una super cena o un pranzo indimenticabile restando connessi via Skype o videochiamata magari collegando il tutto a uno schermo più grande come il televisore, riuscendo così a condividere un momento come quello del 24 o 25 dicembre. Dopo aver mangiato si può sempre pensare a un gioco collettivo come la tombola, monopoli o altro da fare ognuno comodamente seduto a casa propria ma rigorosamente online. Un modo differente per stare insieme e proteggersi.

Se ci pensiamo bene grandi e piccoli passiamo molto tempo in rete, questa potrebbe essere un’occasione per stare in rete con la propria famiglia con il motto «vicini ma lontani!», che ne dite si può fare?

Altra soluzione se proprio il clima del Natale non vi lascia ed è fondamentale viverlo in presa diretta con la famiglia. Ecco potete organizzare un tampone di gruppo per essere certi che il «negativo» sia l’ospite tanto desiderato. Oppure semplicemente questo Natale riscoprite le cose essenziali, in primo luogo voi stessi, gli affetti che vivono con voi, fosse anche solo un animale domestico e vi dedicate ai ricordi affinché appena ce ne sarà l’occasione possiate incontrarvi nuovamente. Una tisana calda o una cioccolata con un po' di panna possono fare la differenza mentre di sottofondo ascoltate buona musica o vi tuffate in una maratona su Netflix. Comunque vada se colto come occasione di crescita questo Natale sarà comunque un Buon Natale! E la paura lascerà posto alla voglia di rinascita. Non nasce solo Gesù Bambino, la notte di Natale può nascere anche la nostra consapevolezza. Non credete? Allora Buon Natale.

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