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Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

Il complicato mestiere del genitore: 7 consigli utili sull'educazione dei figli

Man mano che un figlio cresce, cercherà di imitare le nostre condotte e potrà persino essere cosciente dei nostri modelli di comportamento.

Più volte si è parlato di quanto il ruolo di genitori sia complicato. È un impegno costante e continuo durante tutto l’arco della nostra vita adulta. Non si smette mai di essere genitori. Un figlio è senza dubbio una felicità estrema ma anche uno sforzo costante per la sua educazione e la sua crescita in quanto persona. Essere padre o madre implica inevitabilmente essere figura di riferimento per nostro figlio.

Man mano che un figlio cresce lui cercherà di imitare le nostre condotte e potrà persino essere cosciente dei nostri modelli di comportamento, modelli che a volte il genitore non sa di possedere. Cosa significa essere genitore? Essere un genitore vuol dire essere d’esempio affinché i figli possano essere sufficientemente consapevoli da plasmare i propri modelli di vita.

Pertanto, un genitore è un modello, un esempio oltre che una fonte di ispirazione per il figlio. Ecco perché il modo di essere genitore influenzerà in maniera fondante la vita e il futuro del proprio figlio. Ben sappiamo che gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza sono decisivi, è in quello spazio temporale che si plasma e modella il futuro adulto.

L’infanzia e l’adolescenza presentano tante sfide sia per i bambini sia per il loro genitori. In questo arco temporale la persona inizia a inserirsi attivamente nella famiglia, a conoscere abitudini e culture specifiche, a forgiare quello che possono essere i propri valori e principi futuri.

La disciplina, accompagnata alla genetica posseduta dal figlio, è molto importante, diciamo che è base su cui si svilupperà poi la persona adulta. L’ambiente oltre che la genitorialità con cui il figlio entrerà in relazione nella sua prima fase di vita – infanzia e adolescenza - sarà quello di cui si impregnerà, attraverso esempi da seguire, modelli da imitare e fare propri, vissuti ed esperienze fatte con i genitori e l’ambiente.

I bambini così come gli adolescenti osservano tutto. Quello che un genitore fa, dice, esperisce deve essere accompagnato da un’azione rappresentativa. Vi faccio un esempio: mai mostrare al figlio un comportamento ambivalente. Se, come genitore, gli date qualche consiglio, ma fate l’opposto, probabilmente vostro figlio farà più attenzione a quello che fate piuttosto che a quello che dite. Qui piano piano si innescherà un riferimento ambivalente che porterà all’interno della sua personalità incertezza, difficoltà oppure darà vita a una modalità comportamentale ambivalente: ovvero dico una cosa ma faccio e penso esattamente il contrario! Se questo accade potrete trovarvi nella situazione in cui il figlio recriminerà al genitore di predicare bene ma razzolare male, oppure assorbirà questo comportamento come il suo riproponendolo nelle sue relazioni significative. La coerenza è la base di quello che potete insegnare a vostro figlio: se capisce che quello che ascolta e vede sono coerenti, probabilmente inizierà a forgiare la sua personalità e la sua psicologia a partire da questo e così anche in futuro. Ma se invece il vissuto è diverso lui interiorizzerà qualcosa di incoerente che può condurre poi a organizzare una personalità ambivalente.

L’educazione di un figlio è un compito molto complesso. Gran parte di quello che vostro figlio può imparare deriverà da quello che gli mostrate. Cosa fare per educare al meglio un figlio? Ecco alcuni suggerimenti:

  1. insegnare la buona educazione
  2. dare delle regole chiare e soprattutto accompagnate da spiegazioni
  3. dire qualche sano no
  4. comunicare e confrontarsi
  5. mostrare e dare affetto ma non dimenticarsi di mostrare anche la propria serietà
  6. rassicurarlo quando sbaglia e condividere l’esperienza di errore trovando la via per migliorarsi e rialzarsi
  7. Essere sinceri con i propri figli senza aver paura di chiedere scusa se si è sbagliato in qualcosa.

Può sembrare complicato, ma chiedere scusa è semplice e aiuta a crescere avendo fiducia nel genitore.

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