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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Redazione

Prescrizioni lunghe, processi infiniti e debito pubblico...

Allungare i tempi della prescrizione, dice per esempio l'avvocato Coppi, uno dei luminari italiani nel suo campo, è inutile e dannoso. Serve invece abbreviare i tempi dei processi. Non è pensabile che una persona venga accusata oggi di un reato...

Allungare i tempi della prescrizione, dice per esempio l'avvocato Coppi, uno dei luminari italiani nel suo campo, è inutile e dannoso. Serve invece abbreviare i tempi dei processi.

Non è pensabile che una persona venga accusata oggi di un reato che magari non ha commesso e venga assolta tra dieci anni, quando il danno è ormai abbondantemente subito. E' una questione di civiltà.

Quello che si dovrebbe fare è chiaro a tutti, ma evidentemente secondo i vari governi italiani costa troppo. Bisognerebbe dare ai giudici e ai magistrati meno discrezionalità nella gestione degli orari di lavoro e aumentare ragionevolmente il loro numero, come quello del personale nei tribunali. Basterebbe che gli organici tornassero a essere completi e che si evitassero un maggior numero di processi minori.

Siamo sicuri che a lungo andare sarebbe una spesa? Probabilmente no, si potrebbe considerare un investimento a medio-lungo termine.

Ma gli investimenti in questa fase storica sembra che ci siano preclusi, perché abbiamo troppo debito pubblico e la ripresa da queste parti stenta a decollare. E così diventa un cane che si morde la coda, un circolo vizioso senza soluzione. L'Europa ci costringe all'angolo, come se dovessimo espiare una colpa prima di ripartire. "Pagate il fio di lunghi anni di bagordi", ci dicono invidiosi, "quelli durante i quali lo Stato italiano era poverello, ma i suoi abitanti avevano il tenore di vita più alto d'Europa. Pagate il fio e poi potrete tornare nell'olimpo continentale".

Ma dal momento che la lotta all'evasione in Italia ottiene risultati men che sufficienti, ridurre il deficit comporterebbe uccidere la nostra macchina pubblica (non che siamo tanto lontani da questo risultato) e la nostra residua quota di welfare...

E' possibile farlo senza gravi ripercussioni, a cominciare dalla perdita dell'ordine pubblico?

Non è certo facile decidere, in questa disgraziata fase storica, ma bisogna uscire dall'angolo, perché lo dobbiamo se non altro ai nostri giovani.

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