rotate-mobile
ArezzoNotizie

ArezzoNotizie

Redazione

Mario Magri, aretino, eroe di coerenza cui intitolare una strada

Nacque nella nostra città nel 1897, in tempo per partecipare alla prima guerra mondiale. Non allineato fin dalla tenera età, si segnalò (anche alla polizia), per essere membro, a soli 16 anni, di un gruppo di giovani repubblicani. Si arruolò da...

Nacque nella nostra città nel 1897, in tempo per partecipare alla prima guerra mondiale. Non allineato fin dalla tenera età, si segnalò (anche alla polizia), per essere membro, a soli 16 anni, di un gruppo di giovani repubblicani.

Si arruolò da volontario nel 1914 e, ferito e insignito più volte, alla fine della grande guerra partecipò all'avventura fiumana al fianco di Gabriele d'Annunzio, che per lui coniò il nomignolo di Capitano Magro.

Tornato in Italia dopo aver combattuto in Marocco contro francesi e spagnoli, avversò Mussolini fino al punto di finire in galera come "pericoloso per l'ordine e la sicurezza nazionale".

Tra il 1926 al 1943, fu l'unico oppositore al fascismo ad aver scontato 17 anni consecutivi di confino.

In quegli anni ebbe modo di conoscere e frequentare persone che avrebbero avuto un ruolo importantissimo nella nascita della futura Repubblica Italiana.

Una volta libero, a seguito di una spiata venne di nuovo catturato (e seviziato) dai nazisti, che dopo l'attentato di via Rasella lo trucidarono alle fosse Ardeatine, insieme a altri 334 tra militari e civili.

La sua posizione di militare-militarista, ma al contempo amante della libertà, rende la vicenda di Magri unica e di esempio per coerenza, fino al sacrificio della vita.

La sua figura è stata recentemente riscoperta da Enzo Gradassi, l'instancabile studioso aretino che nel 2014 gli ha dedicato un libro intitolato "il Capitano Magro". In questi giorni Angelo Rossi, radicale eletto tra le file di Ora Ghinelli, insieme a Donato Caporali (PD), sta attivamente lavorando alla stesura di un atto di indirizzo da presentare al consiglio comunale (dove speriamo che venga votato all'unanimità), per l'intitolazione di una strada a Mario Magri, persona integerrima che ha avuto di certo il "difetto" di non essere spendibile politicamente né dalla destra, né dalla sinistra.

Gli si dedichi quindi una strada, certo, ma se possibile si faccia di più, magari invitando Enzo Gradassi a tenere una lectio magistralis sulla sua figura davvero da conoscere, sopratutto in tempi nei quali la coerenza è un lontano ricordo per molti.

capitano Magro il libro

Si parla di

Mario Magri, aretino, eroe di coerenza cui intitolare una strada

ArezzoNotizie è in caricamento