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Libriamoci

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A cura di Gabriele Grazi, Paolo Borghesi e Francesco Bartolini

Centro Storico

I grandi classici, sliding doors e "Piccole cose da nulla". Il top delle strenne natalizie

Un capitolo importante delle strenne natalizie è quello dei libri che hanno vinto premi letterari

Vi portiamo nel mondo dei libri di Natale in tre puntate. Iniziamo con la constatazione che nella storia moltissimi libri sono stati scritti sul Natale, oggi vi proponiamo una rassegna dei più rappresentativi sia storici che novità. Dobbiamo obbligatoriamente partire dal "Canto di Natale" di Dickens che potrete trovare in numerose versioni per tutti i gusti: illustrato, economico, da collezione. 

È la storia del signor Scrooge, vecchio avaro e incattivito dal tempo che riceve la visita del fantasma dei natali passati e attraverso la possibilità di rivivere momenti topici della sua vita ritroverà la sua umanità. Restando su temi similari una serie di libri che arrivano dal Giappone stanno suscitando grande interesse: Toshikazu Kawaguchi ha scritto una serie di titoli tra cui "Finchè il caffé è caldo" (Garzanti) in cui se si riesce a scoprire questa caffetteria leggendaria assaggiando il loro caffè bollente si può tornare indietro nel tempo per rivivere i propri sliding doors. Un concetto simile è sviluppato in "Finché non aprirai quel libro" di Michiko Aoyama (Garzanti), anche qui dal Giappone (che quest'anno in generale è un mondo verso cui si nutre molto interesse). Un ulteriore titolo che gioca abilmente con gli elementi della sensibilità e di quelle che possiamo chiamare good vibration è "Piccole cose da nulla" (Einaudi) di Claire Keegan. Recensioni incredibili per questo piccolo e amabile libro che promette di farvi ritrovare la parte più serena del vostro cuore. In Italia invece uno scrittore che ha sicuramente incarnato questa filosofia è Matteo Bussola, che è in libreria con il suo "Il rosmarino non capisce l'inverno" (Einaudi).

Un capitolo importante delle strenne natalizie è quello dei libri che hanno vinto premi letterari. Iniziamo con un non-premio bensì un riconoscimento di una giuria di lettori, che a nostro avviso sono sempre le migliori: Paolo Giordano, autore celebre per "la solitudine dei numeri primi" ha vinto la classifica dei lettori di "la Lettura" con il suo "Tasmania" (Einaudi), dove la crisi è esplorata attraverso varie tipologie di relazioni e personaggi, dalla coppia al lavoro al proprio posto nel mondo. Continuiamo con Annie Ernaux, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura. Essendo un premio alla carriera troverete moltissime sue pubblicazioni, personalmente vi consigliamo di iniziare o di regalare "Gli Anni" (L'orma") che è un'ottima silloge della sua poetica. Chiudiamo questa prima parte del mondo editoriale natalizio con "I miei stupidi intenti" di Zannoni (Sellerio), vincitore del Premio Campiello. Un libro sulla scia dei romanzi dove il mondo animale viene antropomorfizzato, pensiamo ad esempio alla fattoria degli animali. Anche qui l'intento è quello di analizzare la società umana attarverso le vicessitudini di una faina, un libro non solo per gli amanti della natura e degli animali.

Alla settimana prossima con la seconda puntata delle strenne natalizie.

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