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Lettori Selvaggi

Lettori Selvaggi

A cura di Elena Giacomin

Centro Storico

Sul filo: una ballata scritta negli anni ’40 ma sempre attuale

#LettoriSelvaggi è una rubrica sui libri per i più piccoli curata da Elena Giacomin, libreria La casa sull’Albero

Sul filo, Francis Blanche, Mirjana Farkas, Orecchio acerbo

Ieri pomeriggio ho partecipato ad un corso di formazione on line organizzato dal Junior Poetry Festival promosso dalla libreria Lèggere Leggére di Castel Maggiore (Bologna) e da Accademia Drosselmeier. La voce di Grazia Gotti ci ha guidato in una riflessione sulla poesia dedicata ai bambini a partire da un saggio di Gianni Rodari del 1972, I bambini e la poesia. La poesia è un paese da scoprire diceva Rodari nel suo scritto, riferendosi al percorso che porta i bambini ad avvicinarsi al linguaggio poetico e riflettendo sul ruolo che ha l'adulto che li accompagna in questo viaggio. Dai primi avvicinamenti a rime, filastrocche e canzoncine popolari mediato da genitori e nonni, fino all'incontro che avviene con i classici sui banchi di scuola, quando poi i bambini diventano anche produttori autonomi di poesia sperimentando la soddisfazione nel raggiungere un piacere intellettuale, faticoso, ma che prevede una ricompensa molto importante.
È con la promessa di approfondire le tante suggestioni messe in campo nell’incontro che oggi guardo con maggior attenzione ad uno dei libri che ho portato a casa dalla libreria. Un testo poetico di Francis Blanche di molti anni fa che grazie ad Orecchio acerbo è diventato un albo, illustrato da Mirjana Farkas.
Un filo steso su un prato su cui calze, calzini, calzettoni danzano mossi dal vento. Sul filo si posa una rondine che canta di un amore lontano. Poi il filo diventa quello di una ballerina che esegue il suo numero serale sopra le teste dei bambini. Poi è il filo labile che tiene insieme un amore fragile, è il filo che muove le marionette e il filo tessuto da un ragno. Sul filo scorrono le parole al telefono, su quello temporale si dispiegano le stagioni, sul filo scorre tutta la nostra vita, e noi stiamo in equilibrio stendendo, come fazzoletti, le nostre speranze.

Una ballata scritta negli anni ’40 da Francis Blanche, attore, comico, cantante, drammaturgo e poeta, a cui si deve il testo francese della notissima canzone "Bésame mucho". Un testo che non risulta affatto datato e che è illuminato da una luce nuova grazie alle illustrazioni piene di vita e di colore di Mirjana Farkas. Ed oggi che il nostro futuro sembra più che mai appeso ad un filo, abbiamo bisogno di orizzonti nuovi, di fare progetti, di conquistare anche il pianeta della poesia e di scoprire, come ci ha ricordato Grazia dando voce a Rodari, nuove parentele fra le parole e tra gli esseri umani.

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