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Lettori Selvaggi

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A cura di Elena Giacomin

Centro Storico

Lupo nero: un libro che invita a riflettere sui pregiudizi nella nostra percezione delle cose

#LettoriSelvaggi è una rubrica sui libri per i più piccoli curata da Elena Giacomin, libreria La casa sull’Albero

Lupo Nero, Antoine Guilloppé, Camelozampa

In occasione della “Semaine de la langue française et de la francophonie” (13-21 marzo) assieme ai colleghi dell’associazione librerie indipendenti per ragazzi ed in collaborazione con l’Institut de France in Italia e la Federazione d’Italia di Alliance Française, abbiamo deciso di proporre una serie di appuntamenti dedicati alle novità editoriali che hanno da poco oltrepassato le Alpi.
Dopo una bellissima partenza dedicata  a Thomas Baas, vincitore del nostro premio Orbil Balloon di quest’anno, ad Arezzo ci appropinquiamo ad incontrare Antoine Guilloppé, autore di Lupo nero appena arrivato in Italia grazie a Camelozampa editore e  ne siamo doppiamente felici perché sarà una presentazione in tandem, condivisa con le colleghe ed amiche della libreria Il giardino incartato di Roma.

Tra le tante proposte del ricco programma che mette in campo momenti di approfondimento su fumetti, albi illustrati, cartonati, prime letture e romanzi per tutte le età, abbiamo deciso di occuparci di questo libro senza parole che avevamo già incrociato qualche anno fa nell’ambito del progetto “Silent please!” realizzato in collaborazione con la Rete Documentaria Aretina. Loup Noir è un classico in Francia e dal 2004, anno della prima edizione ad opera di Casterman, è al centro di percorsi didattici nel territorio nazionale e non solo. Un successo assolutamente meritato perché possiamo considerare il libro un picture book esemplare.

Antoine Guilloppé ci conduce assieme al protagonista nel buio della notte di un bosco innevato. Come nelle fiabe tradizionali, a farci tremare dalla paura è la sagoma nera di un lupo che sembra pronto a gettarsi sul bambino (o almeno così sembra). La storia si sviluppa attraverso una serie di tavole dal taglio cinematografico che tengono alta la tensione narrativa e la curiosità del lettore.

Il libro è tutto magistralmente giocato sul bianco e nero e si conclude con uno spiazzante finale a sorpresa che ci invita a riflettere sui pregiudizi che condizionano la nostra percezione delle cose. In dialogo con la tradizione del fiabesco, Antoine Guilloppé ne attualizza i temi trasportandoli nella contemporaneità anche attraverso la scelta di un impianto visivo raffinato ed essenziale. L’appuntamento per dialogare con l’autore di questa meraviglia muta è per lunedì 15 marzo, alle 18.30 nel salotto virtuale di ALIR, assieme a Barbara e Cecilia, nostre compagne d’avventura in questo viaggio oltralpe.

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