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Lettori Selvaggi

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A cura di Elena Giacomin

Centro Storico

Lupa bianca lupo nero. Un romanzo come strumento per conoscere il mondo

#LettoriSelvaggi è una rubrica sui libri per i più piccoli curata da Elena Giacomin, libreria La casa sull’Albero

Lupa bianca lupo nero, Marie-Aude Murail, Giunti

Sabato prossimo avremo l'onore di ospitare Marie-Aude Murail, tra le più importanti scrittrici francesi per ragazzi.
L'autrice incontrerà al mattino gli studenti dell'Itis "Galileo Galilei" e nel pomeriggio, al Teatro Virginian, i nostri ragazzi del Circolo dei lettori  la intervisteranno a partire dal suo ultimo lavoro Lupa bianca lupo nero, edito da Giunti.

Incontro con Marie-Aude Murail

Al centro del romanzo Sauveur Sant-Yves, uno psicologo di colore, di origine antillesi, che riceve i pazienti nella sua casa-studio ad Orléan, dove vive con il figlio di otto anni, Lazare. Sauveur riceve bambini, ragazzi ed adulti che si confidano con lui e cercano di risolvere i loro problemi.
Adolescenti alle prese con le difficoltà della crescita, che stanno facendo i conti con le proprie origini, famiglie che si separano, si ricompongono, si mescolano, specchio di una società colma di contraddizioni e differenze, che fatica spesso a comprendersi e accettarsi.

Sono tante le voci che abitano questo libro, ognuna portatrice di una storia e di una complessità che meriterebbero un romanzo a sé.
C'è Ella, 12 anni, che rifiuta la scuola e vorrebbe essere un maschio, Margaux, una ragazzina contro, che si provoca taglie e cicatrici.
Ci sono poi le due figlie adolescenti che rifiutano una madre diventata lesbica. C'è poi Cyrille che a nove anni fa pipì a letto e Gabin, figlio adolescente di una madre ricoverata in psichiatria che il dottore sta ospitando a casa propria.

Il dottor Sauveur è uno psicologo assolutamente dedito al suo lavoro, attento e molto concentrato sui suoi pazienti. Dopo i suoi innumerevoli appuntamenti attraversa il corridoio che collega lo studio alla sua casa ed è il padre di Lazare. Ma nonostante la sua professione, non è facile nemmeno per lui fare i conti con il suo ruolo di genitore e con la sua storia famigliare.

Viene fuori, come spesso nei romanzi di Murail, una fotografia un po' impietosa degli adulti, ridiamo delle loro incapacità ed inadeguatezze, ma è un sorriso bonario e pieno di umanità quello che ci accompagna nella lettura perché in fondo questo libro è pieno di amore e di speranza.
I nostri ragazzi entreranno nel vivo del romanzo, hanno preparato domande puntuali sulla poetica e la scrittura di Murail. Io ho avuto la fortuna di ascoltarla a Bologna, nel Giugno scorso, durante l'assemblea di Ibby in quella che è stata una lezione straordinaria sul senso della letteratura e della vita.

Consiglio vivamente a tutti, ragazzi ed adulti, di non perdersi questa straordinaria opportunità perché lo ha detto Francesco D'Adamo sulle pagine di Robinson di Repubblica un paio di settimane fa, il romanzo e la letteratura sono ancora oggi i migliori strumenti che abbiamo a disposizione per conoscere il mondo ed incontrare scrittori di questo spessore può essere illuminante per il nostro percorso di lettori e di esseri umani.

Lupa bianca lupo nero. Un romanzo come strumento per conoscere il mondo

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