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Lettori Selvaggi

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A cura di Elena Giacomin

Centro Storico

Aspettando Halloween in libreria. Il gatto e il diavolo, un racconto James Joyce

#LettoriSelvaggi è una rubrica sui libri per i più piccoli curata da Elena Giacomin, libreria La casa sull’Albero.

Il gatto e il diavolo, James Joyce, Einaudi Ragazzi

The Cat and the Devil  è un racconto per bambini di James Joyce apparso per la prima volta il 10 agosto 1936, come lettera al nipote dello scrittore.

In Italia era stato pubblicato dalla Emme Edizioni di Rosellina Archinto  nel 1967 con le illustrazioni di Flaminia Flaiano. Negli anni ’80 con le illustrazioni di Roger Blachon dell’edizione francese Gallimard, era stato pubblicato da EL nella collana Voltapagine . Torna in libreria grazie ad Einaudi Ragazzi che recupera l’edizione EL proponendo un cambio di formato ed una nuova cover.

La storia prende spunto dagli abitanti di Beaugency, piccola città francese costruita tra le due sponde  della Loira, costretti a prendere un battello per attraversare il fiume. Il diavolo, che legge sempre i giornali, si informa sui fatti e va a trovare il sindaco di Beaugency e  si offre di costruire il ponte, in cambio non chiede nemmeno un soldo, ma solo che il primo passante che lo attraversa gli appartenga. 

Il gatto e il diavolo è la storia divertente di una beffa tra un signore molto vanitoso ed un diavolo che non fa poi così paura e che parla il “diavolerano”, ma quando si arrabbia “sa anche parlare alla perfezione un pessimo francese, anche se quelli che l’hanno sentito di persona assicurano che ha un forte accento di Dublino”. 

Il libro si apre con una lettera di Stephen J. Joyce, datata gennaio 1990, in cui il nipote del celebre scrittore si rivolge direttamente al lettore. Stephen ha ricevuto questa storia in forma di lettera quando aveva 4 anni, una storia assicura lui, scritta con un linguaggio semplice e diretto che tiene conto di un lettore in erba. 

Il libro è ricco di bizzarrie e stranezze, dice Stephen, ma rassicura il lettore sul fatto che le tante domande suscitate da questo libro troveranno risposta nell’età adulta “leggendo Gente di Dublino, Ritratto dell’artista da giovane e Ulisse”.

E prosegue più avanti “Sono sicuro che questa storia ti piacerà e che la leggerai spesso, come è successo a me. Potrai visitare Beaugency, vedere lo splendido e solido ponte che attraversa la Loira, e sognare…Più tardi, quando sarai grande, ti ricorderai del tuo amico James Joyce che ti ha raccontato questa storia e leggerai gli altri libri, almeno lo spero”. 

Joyce in realtà aveva scritto anche un altro racconto in un’altra lettera al nipote,  pubblicato qualche anno fa da Giunti, con il titolo I gatti di Copenhagen.

Per anni entrambe le storie sono rimaste chiuse insieme ad altri scritti in un vecchio baule, donato alla fondazione Joyce di Zurigo da un parente che lo aveva ereditato. 

Ringraziamo Grazia Gotti per averci segnalato questo felicissimo ritorno, il libro è stato prontamente selezionato per Storie da far paura, i nostri  racconti di Halloween sotto la tenda. Aprirà il pomeriggio seguito da Tenebrossa, di Jean-Luc Fromental e Joëlle Jolivet, Orecchio Acerbo, un racconto in rima ambientato in una  cittadina popolata da vivaci scheletri, teatro di un fatto davvero strano: c’è qualcuno che ruba tibie e peroni, omeri e costole, lasciando tutti zoppicanti e invalidi. Scoprire la verità è lavoro per Sherloss, che si mette all’istante con calcolatrice e lente sulle tracce del veloce e misterioso ladro. A chiudere il pomeriggio Frida e Diego, una favola messicana, in cui Fabian Negrin, racconta la festa de il dia de los muertos attraverso gli occhi di due bambini speciali: Frida Kahlo e Diego Riveira.

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