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Lettori Selvaggi

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A cura di Elena Giacomin

Centro Storico

“Fiori di Kabul”: un romanzo d’attualità adatto per i cittadini di tutte le età

#LettoriSelvaggi è una rubrica sui libri per i più piccoli curata da Elena Giacomin, libreria La casa sull’Albero

Fiori di Kabul, Gabriele Clima, Einaudi Ragazzi

Martedì abbiamo avuto il piacere di presentare nel salotto virtuale di Einaudi Ragazzi “Fiori di Kabul” l’ultimo romanzo della collana “Carta bianca” firmato da Gabriele Clima, una storia che ci accompagna felicemente verso le imminenti celebrazioni per il prossimo 8 marzo.

Con questo romanzo Gabriele Clima ci conduce in Afganistan, a Kabul per l’esattezza, dove vive Maryam si trova, come tante altra ragazze afgane, a dover fare i conti con un padre fedele alla tradizione rigida e ultraconservatrice diffusa nel Paese. Un giorno, a casa di Maryam, si ferma una straniera che sta attraversando l'Afghanistan con la sua bicicletta, un incontro che segnerà una svolta e quando la ragazza sarà abbastanza grande per prendere le sue decisioni, farà una scelta che ha a che fare proprio con quel preciso momento della sua infanzia. Una storia che prende le mosse dalla realtà, dalla figura di Shannon Galpin, attivista americana, autrice, viaggiatrice e produttrice di film che, nel 2010 fu la prima ad attraversare i 225 chilometri della valle del Panjshir, e che nel 2014 fu l’allenatrice della squadra di mountain bike femminile afgana ai giochi asiatici.

Maryam nell’arco del romanzo compie un percorso di consapevolezza che la porta a mettere a fuoco la relazione con i suoi genitori e con l’ambiente in cui vive. Possiamo dire che, pur con le dovute differenze di contesto geografico e sociale, Maryam affronta un passaggio di crescita che è universale, che riguarda tutti gli adolescenti che ad un certo punto mettono in discussione la propria famiglia e si sentono in bilico tra tradizione e spinta verso il rinnovamento.

Nonostante il contesto in cui si svolge la vicenda di questo romanzo, ovvero un Afghanistan in cui alle donne è vietato andare in bicicletta, è vietato protestare, fare sport in pubblico, uscire di casa senza permesso, tra le pagine del libro si respira un grande senso di libertà, rappresentato dalla bicicletta che Maryam sceglie come simbolo e strumento della sua emancipazione.

La realtà in cui vive la ragazza è a tratti molto violenta, ma a questa durezza fanno da contraltare una serie di immagini poetiche dedicate al paesaggio, alla polvere, al vento, alle nuvole che, come in un film, scorrono davanti al lettore grazie alla scrittura impeccabile di Gabriele Clima.

Indubbiamente “Fiori di Kabul” è un romanzo d’attualità, ma non dobbiamo pensare che la questione femminile riguardi solo certe parti del globo perché anche nel nostro paese abbiamo di che riflettere soprattutto in un momento come questo in cui la pandemia ha portato maggiormente a galla problematiche sociali e politiche che riguardano le donne.

Un bel romanzo la cui lettura consigliamo davvero a tutti, grandi e piccoli, maschi e femmine perché il bisogno di specchiarsi in storie esemplari è universale e non ha sesso.

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