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Lettori Selvaggi

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A cura di Elena Giacomin

Centro Storico

Come questa pietra. Il libro di tutte le guerre. I consigli per la lettura di Elena

#LettoriSelvaggi è una rubrica sui libri per i più piccoli curata da Elena Giacomin, libreria La Casa sull’Albero

Come questa pietra. Il libro di tutte le guerre, Alessandro Sanna, Rizzoli

Venerdì pomeriggio, dalle 16 alle 19, saremo al Centro Onda d'Urto contro le discriminazioni, nell'ambito del festival "Immagina se" per parlare di libri senza parole.

Siamo felici di riprendere il filo del ragionamento che abbiamo iniziato qualche mese fa e continuare a riflettere sulle potenzialità espressive delle immagini. Torniamo con una bibliografia che si amplia sempre di più, testimonianza del fatto che l'interesse da parte di editori ed autori rimane alto.

Tra le nuove uscite Come questa pietra. Il libro di tutte le guerre di Alessandro Sanna, un romanzo illustrato in cui la narrazione è totalmente priva di parole scritte ed è completamente affidata alle immagini. Un libro che è frutto delle riflessioni dell'autore attorno ai conflitti, ai combattimenti scatenati dagli uomini, dal lancio di pietre e frecce fino ai bombardamenti ed alle esplosioni, un albo pensato per ricordarci che tutte le guerre si somigliano nella loro insensatezza e distruttività. Immagini che raccontano, direbbe Hillman, il terribile amore per la guerra che caratterizza gli esseri umani da sempre. Un libro silenzioso che può fare anche molto rumore, che ci invita all'azione, al confronto, all'osservazione.

Italo Calvino diceva "l’unica cosa che vorrei insegnare è un modo di guardare, cioè di essere al mondo”. I silent book ci offrono proprio la preziosa opportunità di guardare il mondo attraverso un altro sguardo, allenandoci a mettere in discussione le nostre premesse, facendo della lettura un'esperienza di partecipazione, non discriminando, ma anzi valorizzando, le differenti abilità di ciascun lettore.

È per tutte queste ragioni che sperimentare questa forma di espressione non è auspicabile solo per chi lavora in ambito educativo, ma per chiunque desideri fare della letteratura una chiave per aprire immaginari e ripensare il mondo.

I silent book non sono libri che offrono risposte secche, ma pongono, anzi, ulteriori domande, richiamano le parole, gli sguardi, le interpretazioni dei lettori, mettono in campo una costruzione di senso condivisa, una decodificazione della narrazione che richiede il confronto con altri lettori.

I silent book hanno, inoltre, una potenzialità e forza narrativa universale al di là della barriere linguistiche, geografiche e di genere, si rivolgono ad un pubblico trasversale ed ampio per provenienza, età ed abilità nella lettura. Offrono una ricchezza di soluzioni visive inedite ed originali per temi, formati e tecniche espressive messe in campo. 

Sono queste le ragioni che ci portano ad intendere la lettura del libro senza parole come una palestra di partecipazione e cittadinanza attiva.

Ne parleremo ad “Immagina se” perché sono libri perfetti per costruire ponti tra adulti e ragazzi e fra lettori in genere ed offrono occasioni straordinarie di lettura comunitaria e condivisa.

Come questa pietra. Il libro di tutte le guerre. I consigli per la lettura di Elena

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