L'anatra zoppa e la gallina cieca, Urlich Hub, Rizzoli

"Tutto ha inizio in un cortile abbandonato, dove non splende mai il sole. Lì vivacchia un'anatra zoppa, che nessuno va mai a trovare. Ha una piccola scorta di arachidi e le piacerebbe molto condividerla con qualcuno. Ma chi metterebbe piede di proposito in un posto così desolato?"

Ed infatti accade che ad affacciarsi nell'aia della nostra anatra sia una gallina cieca che rigorosamente indossa un paio di occhiali da sole, un incontro improbabile da cui però ha origine una grande avventura tra una foresta buia e disabitata, un precipizio sul fondo del quale scorre un fiume silenzioso ed una montagna piatta e senza salita.

La gallina, che è tendenzialmente paurosa ed esitante,  vorrebbe tanto andare in quel posto in cui ognuno vede avverarsi il suo desiderio più segreto. Le due si mettono in cammino e tra battibecchi ed avvenimenti bizzarri  riescono ad arrivare alla meta, anche se è molto diversa dalle loro aspettative.

Con la consueta ironia Hub riesce nella difficile impresa di divertire il lettore e a farlo riflettere su aspetti importanti della vita, come l'amicizia e il senso profondo delle cose.

Del resto lo scrive l'autore all'inizio del libro "non è la meta che conta, ma il viaggio", l'avventura straordinaria della conoscenza di se stessi ed è questo che è davvero importante.

Un libro perfetto per lettori in erba. Da leggere in autonomia o da ascoltare in classe letto ad alta voce dalla maestra.