Le violenze "casalinghe" e l'impossibilità di prevenirle con efficacia
Si fa presto a dire che "si doveva fermare prima" chi arriva ad uccidere un familiare (spessissimo la moglie, ma non solo e non sempre) dopo anni di violenze verbali o fisiche. Intanto occorrerebbe che le donne maltrattate avessero ancora più...
Si fa presto a dire che "si doveva fermare prima" chi arriva ad uccidere un familiare (spessissimo la moglie, ma non solo e non sempre) dopo anni di violenze verbali o fisiche.
Intanto occorrerebbe che le donne maltrattate avessero ancora più spesso il coraggio di denunciare, ma anche denunciando spesso le forze dell'ordine non possono agire, perché è difficile fermare chi ancora magari non ha commesso reati oppure li ha commessi, ma non tali da meritare misure restrittive.
Ed è difficile stabilire il confine tra il tollerabile e il pericoloso, tra la violenza verbale e quella fisica.
Complessivamente non credo che le aggressioni con esiti non funesti siano aumentate di frequenza nel dopoguerra; penso invece che da parte delle donne sia diminuita di molto la tolleranza per certi fenomeni inaccettabili, per fortuna.