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l'Arezzo da oggi in ritiro con una squadra già formata

Da oggi (ore 17,00) l'Arezzo comincerà la preparazione nel ritiro di Poppi (hotel) e Soci (campo di calcio della squadra locale, la Virtus Archiano, a meno di cinque chilometri dall'hotel). Lo fa con 21 giocatori in rosa, un numero già consistente...

Da oggi (ore 17,00) l'Arezzo comincerà la preparazione nel ritiro di Poppi (hotel) e Soci (campo di calcio della squadra locale, la Virtus Archiano, a meno di cinque chilometri dall'hotel). Lo fa con 21 giocatori in rosa, un numero già consistente e che permette di analizzare le potenzialità amaranto per il prossimo campionato di Lega Pro (che sarà a tre gironi).

Nascondersi ha poco senso ed è chiaro che la società di Ferretti quest'anno prova a fare il salto di qualità che la tifoseria aspetta da anni. Per riuscirci ha programmato tutto per tempo, a cominciare dai quadri societari fino ai calciatori, scelti dal DS Gemmi insieme all'allenatore Sottili.

E' intanto evidente che la squadra si schiererà con un 4-2-3-1 non così comune nel panorama calcistico italiano. Si tratta dello schema preferito da Sottili e potendo costruire una rosa praticamente da zero (ci sono solo due calciatori della precedente), DS e tecnico stanno pescando (mancano ancora tre o quattro elementi per completare il progetto) tra i soggetti adatti a quel tipo di schema che, possibilmente, siano anche eclettici.

Già in questo momento si può tracciare quella che sulla carta è una formazione di qualità ed esperienza.

Proviamoci:

- In porta il collaudatissimo Benassi, cavallo di ritorno, un lusso per la categoria.

- In difesa una linea a quattro composta da Luciani, Muscat, Milesi e Sabatino che pare ben solida

- A centrocampo due mediani come Foglia e Corradi, garanzie in categoria

- Dietro l'unica punta tre centrocampisti avanzati che non disdegnano il gol come Yamga, Bearzotti e Erpen, due giovani e un vecchietto di qualità.

- Davanti Moscardelli, il più anziano, ma anche l'attaccante da altre categorie capace di fare reparto e gol.

Certo, manca ancora qualche nome e a giudicare da quelli che si fanno anche qualche candidato ad una maglia da titolare, ma già oggi l'undici principale pare essere assolutamente concorrenziale.

I tifosi ci credono e ieri hanno salutato la squadra con cori, bandiere e fumogeni come se fosse stata già in partita contro gli avversari.

Ad Arezzo si dice: se 'n se sciupa nel crescere, la creatura promette bene...

Foto: l'argentino Oracio Erpen, tornato ad Arezzo dopo la parentesi di Carrara

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