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L'Arezzo affronta il Siena e non sarà una partita qualsiasi

Sabato 10 settembre, ore 18,30, stadio Città di Arezzo, terza giornata del campionato di Lega Pro. I calciatori amaranto incontrano i bianconeri senesi in un derby che non è solo calcistico. Nonostante la vicinanza delle due città, oppure proprio...

Sabato 10 settembre, ore 18,30, stadio Città di Arezzo, terza giornata del campionato di Lega Pro. I calciatori amaranto incontrano i bianconeri senesi in un derby che non è solo calcistico. Nonostante la vicinanza delle due città, oppure proprio per questo, Siena e Arezzo sono due mondi diversissimi che la storia ha messo di fronte, anche con battaglie cruente, fin dal medioevo.

Calcisticamente le due squadre non si sono incontrate spessissimo, anche perché per lunghi periodi il Siena non è praticamente esistito, mentre poi, quando il Monte dei Paschi ha deciso di investirci di brutto, è stato l'Arezzo a scomparire un paio di volte dai radar del professionismo.

In questo momento, invece, le due compagini frequentano le stesse latitudini calcistiche e l'occasione per incontrarsi non manca.

L'ultima volta che è successo ad Arezzo è finita male per gli amaranto e per gli sportivi aretini, che hanno assistito a una vittoria bianconera che grida vendetta per quanto è stata indigeribile.

In questo anticipo di campionato l'Arezzo ha l'occasione per cancellare quell'incontro e per dimostrare che di fronte a una partita importante non si farà prendere dal panico (come è spesso accaduto negli ultimi anni). La squadra amaranto ha anche e sopratutto una chance per dare corpo a quanto di buono ha saputo mostrare durante le prime due partite. La possibilità di dimostrarsi una squadra solida e tra le migliori del campionato.

La strada è lunga, ma i segnali buoni non mancano e la potenzialità è notevole. Sulla carta arrivare al quarto posto finale (dietro Cremonese, Alessandria e Livorno) sarebbe fare un buon campionato, al terzo vorrebbe dire un bel successo. Naturalmente, però, il calcio non è la carta, ma il campo, e difficilmente le classifiche di inizio anno corrispondono poi a quelle finali, senza considerare che a gennaio ci saranno una ventina di giorni di sosta e un mercato di riparazione. E poi c'è sempre qualcuno che stupisce e qualcun altro che delude e agli aretini non resta che sperare di essere tra i primi.

La partita con il Siena è una di quelle che può darti una spinta importante (utilissima per affrontare la trasferta di Alessandria mercoledì prossimo) anche per comunicare al campionato che l'Arezzo c'è davvero, e non solo sulla carta.

Con quale formazione mister Sottili affronterà il derby? E' difficile dirlo, perché ci sono un paio di situazioni incerte che il tecnico ha il compito di risolvere nel modo migliore. In particolare due dei calciatori scesi in campo a Carrara meritano certamente la conferma e potrebbero sovvertire le gerarchie preconfezionate (quelle sulla carta, appunto). Uno è l'esterno difensivo Masciangelo e l'altro è il centravanti Polidori.

Con il Siena torna disponibile Sabatino dopo due giornate di squalifica durante le quali Masciangelo ha giocato bene, molto bene a Carrara, al suo posto. Chi scenderà in campo dei due? Tutto dipende da quanto il mister riterrà importante un po' di esperienza e un po' di centimetri in più in difesa. Se questi due elementi saranno predominanti allora non potrà che giocare Sabatino, altrimenti si sa che chi gioca bene merita la riconferma.

Lo stesso vale per Polidori, centravanti che scalpita per diventare titolare e che a Carrara si è distinto da subentrante per combattività, qualità e sostanza. Naturalmente anche lui meriterebbe la conferma, ma il modulo base dell'Arezzo (4-2-3-1) prevede una sola punta, e di norma quella è Moscardelli. Se dovessero giocare entrambi i centravanti la disposizione dei dieci calciatori di movimento diverrebbe un 4-4-2 con i due esterni di centrocampo (Grossi e Arcidiacono?) molto offensivi e non è detto che Sottili decida per una soluzione del genere fin dall'inizio. Se così non fosse le possibilità rimarrebbero due: la prima che prevede di nuovo Polidori in panca, pronto a subentrare a partita in corso; la seconda che vedrebbe Moscardelli inizialmente escluso dall'undici titolare. Eventuale scandalo? No di certo, una squadra da primi posti ha una rosa di alto livello, non undici calciatori contati.

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