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La crisografia di Arezzo - meraviglia a portata d'occhio

Il medaglione eseguito in crisografia ritratto nella foto qui sopra è un meraviglioso esemplare della serie (di circa dieci) arrivati fino a noi dall'epoca tardo imperiale romana (secondo o terzo secolo dopo Cristo). La tecnica di probabile...

Il medaglione eseguito in crisografia ritratto nella foto qui sopra è un meraviglioso esemplare della serie (di circa dieci) arrivati fino a noi dall'epoca tardo imperiale romana (secondo o terzo secolo dopo Cristo). La tecnica di probabile origine ellenistica con la quale è stato realizzato prevede incisioni su lamina d'oro (qui il volto) o d'argento (in questo caso l'abito) incollata su vetro e coperta da un secondo strato, sempre di vetro. Alle incisioni si accompagna qualche tocco di colore pennellato (in questo caso, per esempio, sono realizzate così le lumeggiature, capaci di dare profondità, tridimensionalità alla figura.

Probabilmente questi fragili medaglioni (ecco perché ne sono giunti a noi solo pochissimi) venivano utilizzati come pendenti e non hanno grandi dimensioni. Quello di Arezzo, ovale, è alto in tutto circa quattro centimetri.

Chi volesse ammirare la straordinaria maestria con la quale è stato realizzato, non ha che da visitare il Museo Archeologico della città, in via Margaritone, all'altezza della chiesa di San Bernardo. La cosiddetta Crisografia di Arezzo è montata su una cornicetta moderna e appartiene, come altri pezzi presenti al Museo, alla Fraternita dei Laici.

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