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Italia in difficoltà - Oggi c'è chi scopre l'acqua calda

La stampa internazionale più autorevole scrive oggi quello che su queste colonne (non è uno scherzo) avevo scritto il 29 giugno scorso. Non che io sia stato particolarmente bravo a farlo; semplicemente era facile comprendere che l'Europa non si...

La stampa internazionale più autorevole scrive oggi quello che su queste colonne (non è uno scherzo) avevo scritto il 29 giugno scorso. Non che io sia stato particolarmente bravo a farlo; semplicemente era facile comprendere che l'Europa non si sarebbe potuta permettere un fallimento del governo Renzi al referendum d'autunno sulle riforme. Il controllo della UE sull'operato del governo italiano è oggi pressoché totale e va ben al di là delle scaramucce di facciata, ma di fronte a una eventuale caduta di Renzi cosa accadrebbe? Con ogni probabilità che nel giro di poco tempo l'Italia avrebbe un governo grillino e l'Europa perderebbe il controllo sulle manovre economiche italiane.

Insomma: dal punto di vista dell'UE (leggi Germania) questo potrebbe essere un disastro. Lo scrissi quando da Bruxelles vennero concesse nuove spese al governo italiano solo un paio di mesi dopo averle negate con sdegno. Non poteva che esserci dietro un interessato aiuto a Renzi.

Oggi siamo nella stessa situazione. Ci sono i conti italiani che continuano a non tornare (PIL e debito pubblico in particolare, ma anche quelli delle banche) e il nostro esecutivo si appresta a richiedere nuove possibilità di spesa sotto forma di investimento. Solo sei mesi fa l'Europa avrebbe risposto con sdegno che non se ne parlava nemmeno, ma oggi, di fronte al rischio referendum italiano, chissà, potrebbe anche chiudere un altro occhio...

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