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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il sindaco di Siena contro quello di Arezzo

Non che Arezzo e Siena siano mai state granché amiche e la battaglia di Pieve al Toppo è lì a ricordarci che le due città sono vicine solo per chilometri, non certo per affinità di altro genere. Ma oggi è raro assistere a un attacco come quello...

Non che Arezzo e Siena siano mai state granché amiche e la battaglia di Pieve al Toppo è lì a ricordarci che le due città sono vicine solo per chilometri, non certo per affinità di altro genere. Ma oggi è raro assistere a un attacco come quello che il sindaco di Siena Valentini ha sferrato ad Alessandro Ghinelli dopo la sua proposta di commissariare Sei Toscana.

Se fosse vero che le modalità di assegnazione della gestione dei rifiuti per la Toscana del sud-est è stata irregolare e truffaldina, come chiaramente suppone la magistratura, diverrebbe anche vero che Sei Toscana è una società formatasi per avere di fatto assegnata direttamente tale gestione, passando per una gara non gara in cui è stata l'unica partecipante dopo il ritiro di due possibili concorrenti.

Se questi sono i presupposti, allora ha ampiamente ragione Ghinelli, che da presidente dell'assemblea dei comuni di ATO Toscana Sud propone il commissariamente di Sei Toscana.

Non è certo da chi eventualmente ha truffato che mi posso aspettare una gestione corretta.

E' vero che fino a condanna definitiva non c'è la certezza di quanto a oggi si suppone, ma reagire come ha fatto Valentini appare almeno fuori luogo. "Non capisco perché Ghinelli contimnui a parlare a nome di tutti. - dice Valentini - Nell'ultima assemblea ha sovrapposto il suo ruolo di presidente a quello di presentatore di una mozione dirompente, mettendo a rischio la continuità operativa di Sei." E ancora: "A Ghinelli consiglio di rappresentare meglio l'orientamento dei 106 comuni di ATO se vuole continuare a presiederne l'assemblea..."

Parole al vetriolo che se fossimo in altre collocazioni geografiche potrebbero essere interpretate come minacce. Senza considerare che Ghinelli non ha parlato a nome di tutti, ma semplicemente e legittimamente presentato una mozione nell'assemblea di cui è presidente.

Deve essere chiaro che il teorema della magistratura, evidentemente supportato da pesanti elementi di prova, è che il PD regionale abbia agito, insieme ad aziende di riferimento per quel partito, in modo da evitare una gara regolare per l'assegnazione della gestione dei rifiuti delle province di Arezzo, Siena e Grosseto.

Se così è (e se i vertici di Sei sono coinvolti personalmente nella questione, come parrebbe) la proposta di commissariamento avanzata da Ghinelli sembra la più sensata. Dopo di che è di certo l'assemblea dei comuni interessati a doversi esprimere. Valentini ha forse il timore che la maggioranza di questi ultimi concordi con la posizione di Ghinelli?

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