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Il procuratore Rossi messo sotto pressione

Il Procuratore di Arezzo Roberto Rossi sta indagando sull'affare Banca Etruria insieme al suo pool composto da altri tre magistrati. Sentito dal CSM, il 28 dicembre scorso, Rossi dichiarò di non conoscere né Pierluigi Boschi (padre del ministro...

Il Procuratore di Arezzo Roberto Rossi sta indagando sull'affare Banca Etruria insieme al suo pool composto da altri tre magistrati.

Sentito dal CSM, il 28 dicembre scorso, Rossi dichiarò di non conoscere né Pierluigi Boschi (padre del ministro ed ex vice presidente di Banca Etruria) né la figlia Maria Elena.

Cito dal quotidiano La Repubblica del 3 febbraio scorso:

"Dieci procedimenti sono stati aperti dalla procura di Arezzo a partire dal 2008 in cui è stato implicato l'ex vice presidente di Banca Etruria, Pierluigi Boschi, nel ruolo di indagato o co-indagato. Quattro di questi hanno avuto come titolare l'attuale procuratore Roberto Rossi. Tutti i procedimenti si sono chiusi con l'archiviazione eccetto uno su cui c'è una richiesta di archiviazione e che risale al dicembre 2014, quando Rossi era già alla guida della procura toscana. E' il quadro che emerge dalle carte che la procura generale di Firenze ha inviato al Csm, che deve decidere se c'è stata incompatibilità tra il ruolo di procuratore di Rossi e un incarico di consulenza per il governo svolto dal magistrato sino a dicembre dello scorso anno."

Come si sa è possibilissimo che chi indaga e poi magari anche archivia un procedimento nei confronti di un determinato soggetto, possa non conoscerlo.

Il trambusto che sta montando intorno all'eventuale conflitto di interessi del capo della procura aretina (tra l'altro già consulente, fino al dicembre scorso, dei governi Letta e poi Renzi), comincia ad apparire pesante. Se stessimo vivendo in un romanzo, questa attenzione esagerata apparirebbe in qualche modo premeditata, voluta, per screditare chi indaga su certi "potenti" o sui loro amici; ma non siamo in un romanzo, e allora non si può nemmeno pensare che si voglia condizionare il risultato delle indagini in senso opposto, cioè quello di una individuazione di responsabilità chiare in testa alla dirigenza della vecchia Banca Etruria...

Certo che se le indagini portassero all'incriminazione (peraltro probabile) degli ex vertici di Banca Etruria, questo alleggerirebbe la posizione di Banca d''Italia e appesantirebbe quella del ministro... fervida immaginazione, solo fervida immaginazione la mia.

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