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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Redazione

finalmente in mostra ad Arezzo le lettere di Michelangelo a Vasari, ma...

Con il titolo ” Michelangelo e Vasari. Preziose lettere all’«amico caro» dall’archivio Vasari” è in corso a Firenze (fino al 24 luglio al palazzo Medici Riccardi) una mostra incentrata sulle famose lettere che Michelangelo scrisse all'amico...

Con il titolo ” Michelangelo e Vasari. Preziose lettere all’«amico caro» dall’archivio Vasari” è in corso a Firenze (fino al 24 luglio al palazzo Medici Riccardi) una mostra incentrata sulle famose lettere che Michelangelo scrisse all'amico Giorgio da Roma. Il patrocinio alla mostra è stato concesso dalla Città Metropolitana, dal Comune di Firenze e da quello di Arezzo.

Non è un granché, per noi aretini, vedere che la mostra si fa a Firenze, sopratutto dopo che sono passati tanti anni dall'ultima volta che il carteggio è stato esposto pubblicamente (ad Arezzo). L’occasione è offerta dal restauro di un significativo nucleo di lettere del grande artista e dalla digitalizzazione dell’intero Archivio Vasari. conservato ad Arezzo presso il Museo di Casa Vasari; interventi promossi e diretti dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana.

Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, che ha partecipato all'inaugurazione della mostra fiorentina, testimonia che gli assassini della c (nel senso di 'onsonante) tendono a far propri i due grandi del '500, trascurando il piccolo particolare che entrambi sono nati in terra d'Arezzo e che proprio colui che meno ci ha vissuto, cioè Michelangelo, proprio nel carteggio fa riferimento all'aria respirata a Caprese come ispiratrice.

Tornando a casa Ghinelli ha riportato la disponibilità della famiglia Festari, attuale proprietaria dell'Archivio Vasariano (ma non doveva essere acquistato dal magnate russo?...), a spostare la mostra ad Arezzo non appena sarà conclusa quella fiorentina. Certo, sembra un po' di essere il gatto che aspetta gli scarti sotto la tavola, ma altro forse non si poteva fare e sarà bello avere esposte al pubblico quelle lettere durante il periodo di maggior frequentazione turistica della città.

Rimane il dubbio sulla sede espositiva aretina, infatti i Festari non paiono orientati ad accettare quella naturale di casa Vasari. Senza alcun titolo per farlo autorevolmente, se non quello di cittadino aretino, propongo che si scelga il Palazzo di Fraternita, in piazza Grande, come sede espositiva. Non solo si trova di fronte alle logge progettate dal Vasari e a pochi passi dalla sua casa natale (in via Mazzini), ma è senz'altro la collocazione nella quale la mostra potrà essere visitata dal maggior numero di turisti possibile. Tra quelli che non l'avranno già vista a Firenze, naturalmente...

E al titolo, in vero piuttosto complesso e poco attraente, si aggiunga ben visibile la dicitura "due grandi Aretini". Così, per evitare equivoci.

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