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Processato, assolto, radiato. La storia kafkiana di Daniele Bracciali
Il tennista aretino, accusato di match fixing per aver combinato una partita nel 2011, è stato giudicato innocente sia dalla giustizia sportiva italiana che da quella penale. Ma ieri l'ufficiale dell’anticorruzione della Tennis Integrity Unit lo ha squalificato a vita. Una vicenda paradossale, con l'ultima parola che spetterà al Tas di Losanna