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Martedì, 16 Aprile 2024
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Il disagio/degrado al Pionta e la morte (in)evitabile

Se  non ci fosse chi raccoglie le siringhe, il parco del Pionta sarebbe impraticabile in quanto deposito a cielo aperto.  Lo sappiamo tutti, ma nessuno fa veramente niente per risolvere il problema. E' chiaro che anche in pieno giorno, li si...

Se non ci fosse chi raccoglie le siringhe, il parco del Pionta sarebbe impraticabile in quanto deposito a cielo aperto. Lo sappiamo tutti, ma nessuno fa veramente niente per risolvere il problema.

E' chiaro che anche in pieno giorno, li si scambiano e consumano dosi a gogo. Gli spacciatori si piazzano già al mattino al Campo di Marte e fingono di chiacchierare tra loro leggermente in disparte, in attesa di un cenno da parte di qualche studente universitario che arriva immancabilmente dal sottopasso della stazione ferroviaria. Durante il giorno, poi, lo spaccio della zona Campo di Marte si sposta dietro gli uffici dell'Agenzia delle Entrate e tra i tunnel dello stesso palazzo.

Al parco del Pionta vero e proprio, quello recintato, i piccoli capannelli si formano ai margini dei vialetti, mai troppo in vista, né invisibili.

Lo sanno tutti coloro che frequentano quei luoghi per svago o per pratica giornalistica (leggi chi scrive), ma anche gli altri cittadini, se non altro per via di ricorrenti articoli che compaiono qua e là, ma che vengono quasi ignorati per non vedere, per evitare di confrontarsi con il lato più nero della città.

Questo tran tran quotidiano è interrotto soltanto da blitz delle varie polizie che si susseguono con la frequenza di uno all'anno (forse), blitz che naturalmente lasciano il tempo che trovano, ma fanno pubblicità all'amministrazione locale e ai corpi che vi partecipano.

Ormai una città come Arezzo avrebbe bisogno di un controllo continuo, svolto da agenti magari in abiti civili. Insomma, bisognerebbe investire delle somme su un aspetto importante che riguarda tutti, dalle famiglie dei tossicodipendenti ai semplici frequentatori di quelle aree passando per l'Università.

Perdurando la situazione attuale il morto che ogni tanto (raramente, per fortuna) si registra da quelle parti è solo normalità.

Tristezza.

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