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Martedì, 16 Aprile 2024
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Comuni che si fondono, è solo l'inizio

Capolona e Castiglion Fibocchi (territori confinanti) vanno al referendum per unire le loro amministrazioni e ottimizzare i costi di gestione dei servizi che saranno erogati a un numero maggiore di cittadini. Pratovecchio e Stia sono ormai...

Capolona e Castiglion Fibocchi (territori confinanti) vanno al referendum per unire le loro amministrazioni e ottimizzare i costi di gestione dei servizi che saranno erogati a un numero maggiore di cittadini. Pratovecchio e Stia sono ormai un'unica cittadina con tanto di Gonfalone nuovo, altri centri si sono già uniti o lo faranno; qualcuno non passa il voto degli abitanti e rimane diviso, ma la strada è segnata. E' segnata nel senso che non si può pensare che per il solo campanilismo si debbano tenere separati i comuni dell'alto Casentino, o anche quelli della Valtiberina aretina e di altre aree. Si rassegnino, per esempio, i cittadini di Subbiano, che hanno resistito all'unione proprio con Capolona; non c'è futuro, ed è giusto che sia così, per i piccoli comuni isolati.

L'Italia non è più il paese (finto) ricco di un tempo e la Toscana non può più permettersi il campanilismo che la caratterizza. Ridurre il personale, concentrarlo in un numero minore di sedi, appaltare servizi esterni per aree più ampie e quindi più appetibili per le imprese (si pensi alle mense scolastiche...) e i professionisti (piani strutturali...) non è più rinunciabile, pena bilanci in rosso. La strada è segnata, sia per gli abitanti di Subbiano che per quelli di Ortignano Raggiolo, e anche per quelli di Monte San Savino e Lucignano. Facciamocene una ragione.

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