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Giovedì, 28 Marzo 2024
ColtivarCultura

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A cura di Lucrezia Lombardo

L'aretina Maria Novella, più giovane critico letterario d'Italia

Ha curato, grazie al progetto Learing by doing voluto da Divergenze, il libro di Clarice Tartufari "L'albero della morte"

Maria Novella Troni è una ragazza di diciotto anni che ama leggere e scrivere, come i suoi coetanei sogna ad occhi aperti, ma possiede già la stoffa di una donna che sa ciò che vuole. Oltre ad essere una mia alunna, Maria Novella è oggi il critico letterario più giovane d’Italia. Proprio alcuni giorni fa, infatti, ha visto la luce “L’albero della morte”(Divergenze editore), il libro scritto da Clarice Tartufari e curato da Troni.

La curatela del libro è stata possibile grazie al progetto “Learning by doing”, ovvero “imparare facendo”, ideato dal direttore di Divergenze, Fabio Ivan Pigola. Consulente editoriale, scrittore ed intellettuale a tutto tondo, Pigola e Divergenze hanno saputo dare vita ad un laboratorio dedicato interamente ai giovani studenti. L’idea alla base del Learning by doing è quella “dell’andare a bottega”, così da apprendere artigianalmente un’arte che le generazioni si sono tramandate per secoli. “Andare a bottega” significa infatti insegnare mediante l’osservazione che conduce all’imitazione e, quindi, alla creazione di qualcosa di nuovo. Geni come Michelangelo e Leonardo da Vinci hanno fatto pratica a bottega, prima di esordire con i loro capolavori e, sulla base di questo esempio, Divergenze ha voluto offrire, ai giovani interessati, un’esperienza nel settore editoriale.

E’ nata, in questo modo, la bottega di critica letteraria, un luogo nel quale, ad oggi, 616 studenti hanno potuto fare esperienza, seguiti dallo staff del marchio, su come curare un'opera nella forma e nei contenuti (dalla stesura di una prefazione, alla postfazione, ad ogni altro tipo d'inserto: intervista, compendio o appendice). Tra i giovani coinvolti nel progetto c’è stata anche Maria Novella Troni, allieva della classe V del Liceo Linguistico fiorentino “Suore Serve di Maria”. Grazie ad un attento lavoro durato mesi, Troni ha potuto firmare l'apparato critico di un testo unico, scritto da una delle maggiori autrici italiane di tutti i tempi, Clarice Tartufari. Nata nel 1868 a Roma, Tartufari è stata poetessa e narratrice, oltre che drammaturga e firma per i maggiori periodici del tempo. Con uno stile raffinato, la scrittrice ha saputo toccare temi introspettivi ed umanitari, uniti ad un’attenta riflessione sulla condizione femminili, analizzata con profondità nei suoi drammi e contraddizioni. “L’albero della morte” è senz’altro una delle opere meglio riuscite dell’autrice della Tartufari e, come scrive la giovane curatrice Maria Novella Troni, “in una Roma oggi perduta eppure uguale, fra le glorie di un «centro al centro del mondo», prendono vita le vicende e i temi de L’albero della morte. La gelosia e i sentimenti obliqui come i vicoli, il vento della modernità e la volontà di riscatto femminile nei tumulti socioculturali del mondo borghese di inizio Novecento, si fondono in un racconto analitico e introspettivo di rara potenza”.

“L’albero della morte”, testo disponibile presso tutte le librerie e nei maggiori store online, verrà presentato in anteprima il prossimo 5 maggio presso il Liceo Linguistico “Serve di Maria” di Firenze (Via Faentina 195), alla presenza della giovane curatrice e del Direttore editoriale di Divergenze, Fabio Ivan Pigola.

La letteratura, grazie al progetto “Learning by doing”, esce così dal proprio recinto elitario e si trasforma nel pane capace di sfamare i bisogni dell’anima di ciascuno di noi, ancor più, poi, se sono i giovani che fanno letteratura e che di essa s’innamorano.

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