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A cura di Lucrezia Lombardo

Italia metafisica, un viaggio al di là della percezione con Mario Rotta

Una mostra capace di trasportare chi la visita nel mondo surreale che giace al di là della percezione. Un mondo a cui solo la poesia, e l’arte intesa in senso autentico, riescono ad accedere

E’ attualmente in corso, presso il mercato coperto delle Logge del Grano ad Arezzo, una mostra capace di trasportare chi la visita nel mondo surreale che giace al di là della percezione. Un mondo a cui solo la poesia, e l’arte intesa in senso autentico, riescono ad accedere.

L’esposizione, intitolata Italia metafisica, è infatti un viaggio che eccede il concetto classico di “opera d’arte” - ciò che si dà ai sensi e contiene un significato compiuto, soggetto al gusto del fruitore - per trasformarsi in un percorso visivo a tappe, che coinvolge direttamente il pubblico. La mostra si articola in una serie di pannelli di stoffa raffiguranti le porte della percezione che l’autore, il critico e fotografo Mario Rotta, ha realizzato, appendendoli poi al soffitto. Le porte, dunque, altro non sono che stampe di fotografie dedicate a varie città italiane e ne inquadrano i particolari - archi, ponti, piazze, soffitti - sovrapponendoli e creando, così, ambienti metafisici, in cui echeggia un senso di attesa e si respira una decontestualizzazione che sublima l’esistenza in estetica.

La metafisica, del resto, prima ancora che una corrente nella storia dell’arte, è un settore della filosofia teoretica che indaga ciò che vi è al di là della fisica e, dunque, oltre alla percezione, in cerca dei principi primi, del fondamento del reale. E nelle opere di Rotta, questo fondamento coincide con la dimensione estetica, con qualcosa che si mostra nell’armonia che genera un sentimento di bellezza. I giochi di sovrapposizione che l’autore realizza nelle sue foto, poi stampate su stoffa, generano ambientazioni e luoghi che superano il reale, pur restandovi agganciati: i motivi rielaborati sono infatti angoli di città italiane esistenti, che Rotta ha visitato, esplorato e reinterpretato, in cerca delle tracce di una bellezza universale. A partire da Arezzo - città metafisica per eccellenza, grazie all’opera del grande Piero della Francesca, autore tra i primi ad indagare uno stile che superasse la fisica, imprimendo una spinta spirituale ad ogni suo affresco -, Italia metafisica prende forma con lo scopo di essere una mostra itinerante, che verrà quindi allestita anche in quegli stessi luoghi rappresentati sulle tele appese.

Come ne Le città invisibili di Calvino, l’autore ha cercato la via per nuove esperienza di realtà e per innescare nel fruitore un decentramento dal proprio punto di vista, che lo accosti, almeno intuitivamente, al bello in sé. Deformando i tratti percettivi immediati, si svela, oltre l’ordinario, quella bellezza soffusa che giace in ciò che sta fermo, in ascolto. E proprio l’atteggiamento dell’ascolto è il punto di partenza per avventurarsi alla scoperta del mondo straordinario di Mario Rotta.

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