Siamo partiti con un certo Di Matteo che si diceva disponibile e voglioso di rilevare le quote dell'Arezzo attualmente in mano a Ferretti, ma di non poterlo fare da solo perché intenzionato a investire più o meno 300mila euro l'anno nella società. Da lì è nato un turbillon di situazioni più o meno credibili (o incredibili) che hanno portato alla ribalta cordate romane, acquirenti Bresciani, Rumeni residenti in Italia, allevatori, donne innamorate del Saracino e dei suoi protagonisti, ipotetiche società orientali e infine lo stesso Di Matteo dell'inizio, che nel frattempo avrebbe trovato per strada chi gli darebbe una mano (pare un imprenditore parmense e uno casentinese) e potrebbe chiudere il cerchio da qui a poche ore.

Nel frattempo l'Arezzo deve giocare "serenamente" una delle partite più importanti del campionato a Siena (!) e pochi se ne stanno pre-occupando.