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Venerdì, 19 Aprile 2024
Arezzo da amare

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A cura di Marco Botti

Centro Storico

Mercato delle Logge del Grano: dalle origini ad oggi. La storia di questo angolo cittadino

L’edificio, provvisto di un grande lucernario sul tetto, aveva un orologio nel timpano della facciata e una serie di arcate sul lato destro che conferiva all’immobile l’aspetto di un loggiato

Fino alla metà del XIX secolo Piazza del Popolo era un grande orto pensile appartenuto ai monaci della badia dedicata alle sante Flora e Lucilla. Nel 1846, a sud ovest dell’ex monastero benedettino, fu deciso lo sbancamento del terreno per realizzare un nuovo spazio aperto di aggregazione.

La piazza progettata da Lorenzo Corsi, inaugurata il 19 settembre 1847, era in parte pavimentata e in parte impreziosita da un giardino che dal 1879 ospitò il cantiere per la realizzazione del monumento ai Caduti del Risorgimento, inaugurato ufficialmente il 20 settembre 1880. Sul settore opposto venne costruito un mercato coperto, dove gli aretini potevano recarsi per commerciare i cereali.

L’edificio, provvisto di un grande lucernario sul tetto, aveva un orologio nel timpano della facciata e una serie di arcate sul lato destro che conferiva all’immobile l’aspetto di un loggiato. Per questo motivo il palazzo fu battezzato Logge del Grano.

Nella struttura si svolgeva il mercato delle granaglie ogni settimana, nei giorni di martedì e sabato. La piazzetta lastricata e delimitata dall’ex badia veniva invece utilizzata per stendere ad asciugare le messi lavate.

Durante il ventennio fascista Piazza del Popolo fu accorciata nella sua area sud orientale per fare posto al nuovo Palazzo delle Poste, costruito negli anni Venti su progetto di Umberto Tavanti, occupando anche quella piccola parte di orto residuo che si affacciava su via Guido Monaco. Negli anni Trenta la pavimentazione venne rimpiazzata da un giardino all’italiana con aiuole e vialetti, mentre il mercato coperto mantenne la sua funzione fino agli eventi bellici. Durante la Seconda Guerra Mondiale la piazza fu intitolata al governatore della Libia Italo Balbo, morto tragicamente a Tobruch, dopo che il suo bombardiere era stato abbattuto dalla contraerea italiana per errore il 28 giugno 1940. Nel dopoguerra tornò la denominazione originaria ma si decise di cambiare destinazione d’uso alle Logge del Grano, che vennero adattate ad autostazione dei bus. Lo spazio aperto si trasformò così in un grande posteggio per gli automezzi, dapprima sterrato e quindi asfaltato.

Il successivo trasferimento della rimessa dei pullman portò l’immobile, pesantemente rimaneggiato e irriconoscibile, a divenire sede di alcuni uffici comunali per i servizi demografici, l’anagrafe, la leva, le pensioni, gli atti notori e le autentiche. La piazza restò parcheggio per i veicoli.

Le immagini di ieri e di oggi del Mercato delle Logge del Grano

Negli anni Novanta si pensò di realizzare nel sottosuolo un nuovo parking multipiano e i lavori iniziarono nel 1996, ma l’inadempienza della ditta che aveva vinto l’appalto provocò il blocco.

Per molto tempo al posto di Piazza del Popolo rimase un enorme e insalubre cratere, che a poco a poco si riempì di acqua piovana, tanto da essere ribattezzato dagli aretini la “buca delle nane”. Dopo una lunga battaglia legale il Comune di Arezzo riuscì a rientrare in possesso dell’area nel 2002 e, con il sistema del project financing, ripartirono i lavori nel 2003. Il parcheggio sormontato da un giardino all’italiana, che doveva ricordare quello della prima metà del Novecento, fu inaugurato il 2 giugno 2005 mettendo fine a un’odissea lunga quasi dieci anni.

La riqualificazione della zona proseguì con l’abbattimento, il 7 ottobre 2009, di una porzione del muro di fronte al lato sinistro  dell’ex mercato dei cereali, che garantiva una ricucitura tra la piazza e l’area dell’ex caserma Cadorna. In una delle palazzine del vecchio plesso militare si trasferirono alcuni uffici comunali decentrati, compresi quelli che da anni erano insediati nelle Logge del Grano. Nacque così lo Sportello Unico Polivalente.

La ciliegina sulla torta arrivò però con il Programma Operativo Regionale - Obiettivo “competitività regionale e occupazione 2007/2013”. Il Comune di Arezzo riuscì infatti ad accedere a ingenti fondi europei di sviluppo, che permisero di cofinanziare alcuni progetti utili a migliorare il centro storico, sostenere il sistema produttivo e potenziare l’offerta turistica e culturale.

Tra le idee portate a compimento, ci fu anche la ristrutturazione e rifunzionalizzazione delle Logge del Grano, iniziata nel 2012. L’edificio venne totalmente liberato dagli interventi posticci, mentre i timpani delle due facciate e i vari archi sui quattro lati furono affrancati dalle inguardabili e alteranti tamponature. Le arcate vennero infine chiuse con delle vetrate.

Oggi la struttura, inaugurata il 12 dicembre 2015, ospita un mercato stabile di agricoltori e produttori, dove sono valorizzate le eccellenze enogastronomiche della provincia di Arezzo su una superficie di circa 400 metri quadrati. Tutti i prodotti tipici e le materie prime utilizzate per realizzarli sono a chilometro zero, di esclusiva provenienza del territorio e garantiscono ai visitatori merce sempre fresca, di stagione e nel rispetto della cultura locale.

Oltre a questo è presente anche un’osteria aperta nel 2016 al piano superiore, dove i prodotti del mercato diventano piatti della tradizione aretina da gustare con pranzi veloci, godendo della piacevole luce naturale che filtra all’interno delle ritrovate Logge del Grano, prezioso angolo di campagna in città.

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